Fase 2, il Veneto accelera: via libera di Zaia a passeggiate e seconde case
Mentre l’Italia guarda al 4 maggio, data fissata dal governo per l’avvio della ‘fase 2’, c’è chi tra le Regioni, prova ad accelerare allargando le maglie a partire già da oggi.
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha infatti annunciato una nuova ordinanza con cui consente ai residenti in Regione di raggiungere la seconda casa e la propria imbarcazione, anche in un altro comune rispetto alla residenza, per attività di manutenzione. Questa norma, ha spiegato il governatore, entrerà in vigore a partire dalle 6 di domani, 28 aprile.
Sono invece possibili già a partire dalle 18 di oggi gli spostamenti individuali per attività motorie e all’aria aperta, anche in bicicletta, in tutto il territorio del Comune di residenza, sempre rispettando l’obbligo di evitare gli assembramenti e la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e indossando mascherina e guanti e “garantendo l’igiene”.
La nuova ordinanza permette inoltre l’attività di vendita di cibo take away da parte di un esercente con il proprio mezzo su strada.
Durante la conferenza stampa in cui il presidente di Regione ha annunciato le nuove ordinanze regionali, non sono mancate critiche ai contenuti del decreto del presidente del Consiglio presentato ieri. “Ieri sera è stata una brutta serata – ha detto Zaia – speravamo ci fosse un approccio diverso. Si poteva e si deve fare uno sforzo in più. Non ce l’ho con il comitato scientifico, ma si deve trovare un equilibrio”. Con il virus, secondo il governatore leghista, bisogna imparare a convivere. “Sappiamo che mangiare può fare male – ha proseguito – ma non è che dobbiamo morire di fame. Non possiamo fare le cavie, dobbiamo anche vivere. Sarebbe come dire chiudiamo le strade perché ci sono gli incidenti”.
I veneti, ha dunque aggiunto Zaia parlando ai giornalisti, dopo due mesi di lockdown “vogliono tornare a lavorare”. “Capisco che qualcuno in giro è poco interessato a uscire, ma qui sosteniamo le nostre famiglie e il Pil dell’Italia”, ha aggiunto il presidente del Veneto che ha poi chiosato: “Non ci si può dimenticare che la nostra recessione è la recessione dell’Italia”.