Report sanitario: altri 13 decessi. Vicenza al 3° posto in Veneto per numero di casi
In Veneto si continua a guarire ma anche a morire, purtroppo, da coronavirus. Il “saldo” dei positivi all’interno della regione scende sotto quota 9 mila casi attualmente attivi – 8.860 -, nonostante altri 108 contagi certificati nelle ultime 24 ore, grazie alle guarigioni in seguito ai tamponi negativi. Il report giornaliero recita anche il capitolo nero dei deceduti: sono 13 le persone morte in ospedali e case di riposo, 3 delle quali nelle due Ulss 7 e 8 del Vicentino. Proprio la provincia berica, secondo gli ultimi dati aggiornati nel corso del week end, con 2.571 casi di positività ai tamponi ha scalzato Treviso (2.476) e Venezia (2.366) – comunque vicine nei numeri – raggiungendo il terzo gradino del triste podio in termini di contagio. Le “vicine” Verona (4.526) e Padova (3.827) rimangono le più colpite dalla pandemia, rispettivamente al 1° e 2° posto.
Il numero dei guariti, ex pazienti ricoverati e persone uscite dall’isolamento senza o con lievi sintomi di malattia, sono ora 7.375. Nei prossimi giorni si attende che questo dato, in progressivo aumento, scalzi quello dei positivi “attivi”, in costante discesa. Dall’inizio dell’emergenza e della conseguente raccolta dati, sono 17.579 in Veneto le persone incappate nel morbo che ha stravolto le abitudini dell’umanità su scala mondiale, di queste 1.344 hanno dovuto arrendersi con il concorso il più delle volte decisivo del covid-19. Poco più di 8 mila le unità che si trovano in isolamento domiciliare, sotto sorveglianza da parte degli uffici d’igiene delle aziende sanitarie territoriali.
Guardando a Vicenza e provincia, la notizia saliente dello scorso week end riguarda lo smantellamento del reparto Covid dell’ospedale di Valdagno a cui è dedicato un articolo dettagliato, dove saranno ripristinati le originarie sezioni di Medicina e Geriatria nell’arco di una settimana, dopo la sanificazione dei locali. Il numero dei ricoverati nel frattempo è sceso a 10, in attesa di spostamenti e dimissioni degli ultimi ospiti. Il polo Covid di Santorso rimane di gran la “casa” più popolata di pazienti affetti dal virus asiatico, con 105 presenze di cui 9 in terapia intensiva. Al San Bortolo di Vicenza 47 letti (5 in più), con 13 postazioni di rianimazione attualmente occupate da malati in condizioni critiche. Completano il quadro berico 2 ricoverati ad Asiago, 17 a Noventa e 19 nell’ospedale di comunità di Marostica, secondo i fati forniti da Azienda Zero riferiti alle 8 di stamattina, lunedì 27 aprile. I vicentini deceduti tra la notte di sabato e la giornata di domenica si trovavano all’ospedale di Santorso (due donne: una 93enne di Bassano e una 84enne di Asiago), e un uomo di 86 anni di Creazzo a Vicenza.