Calcio, il governo Conte è sempre più scettico sulla ripresa del campionato
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La Serie A di calcio vuole ripartire a tutti i costi, anche se il fronte dei club si è incrinato: 7-8 società, tra cui Inter, Juventus, Atalanta e Torino, ora sarebbero contrarie a terminare la stagione 2019-2020.
Oltretutto, il governo Conte rimane sempre più scettico sulla ripresa del campionato. Dopo le recenti, ennesime, polemiche, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è stato chiaro: “Sono in corso tra oggi e domani contatti tra il comitato tecnico scientifico e la Figc, che aveva presentato un protocollo per gli allenamenti ritenuto dal comitato non sufficiente. Ma ripresa degli allenamenti non significa ripresa del campionato”.
Spadafora invita a seguire l’esempio di altre Nazioni. Il ministro dello Sport ha aggiunto: “Se non vogliamo avere incertezze basterà seguire la linea di Francia e Olanda che hanno fermato tutto. Io sinceramente vedo il sentiero per la ripresa sempre più stretto. Il discorso allenamenti è diverso, ma fossi nei presidenti penserei alla nuova stagione. La scelta della Francia può spingere anche l’Italia e altri Paesi europei a seguire quella linea e leggendo certe dichiarazioni potrebbe esserci una maggioranza dei presidenti pronta a chiedere la sospensione per preparare al meglio il prossimo campionato”.
Spadafora invita a seguire l’esempio di altre Nazioni. Il ministro dello Sport ha aggiunto: “Se non vogliamo avere incertezze basterà seguire la linea di Francia e Olanda che hanno fermato tutto. Io sinceramente vedo il sentiero per la ripresa sempre più stretto. Il discorso allenamenti è diverso, ma fossi nei presidenti penserei alla nuova stagione. La scelta della Francia può spingere anche l’Italia e altri Paesi europei a seguire quella linea e leggendo certe dichiarazioni potrebbe esserci una maggioranza dei presidenti pronta a chiedere la sospensione per preparare al meglio il prossimo campionato”.
L’ulteriore precisazione del ministro dello Sport. Spadafora infine ha precisato: “Io da ministro dello Sport sarei un pazzo a demonizzare il calcio e la Serie A che portano soldi a tutto il sistema sportivo, ma se la ripresa non sarà in sicurezza saremo costretti a fermarci. Assurdo che tre-quattro presidenti ancora non lo capiscano. C’è anche un problema tamponi, non sono certo ce ne siano a sufficienza. E non dimentichiamoci che all’inizio della pandemia, quando non si sono voluti fermare, poi molte squadre sono finite in quarantena. Penso che i vertici del calcio, mi riferisco a Lega e Figc, dovrebbero iniziare a pensare a un Piano B. Al massimo entro questa settimana il comitato tecnico scientifico dirà se il protocollo per gli allenamenti sia attuabile e in pochi giorni lo comunicheremo ai club, quindi (con la curva dei dati alla mano) decideremo sulla ripresa del campionato”.
Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha rincarato la dose. L’esponente politico del Movimento 5 Stelle ha dichiarato: “Se ha senso che riprenda il calcio in Italia? Mi sembra inverosimile al momento, nel rispetto dei calciatori vedo la partita di calcio inverosimile. Non si tratta di una partita di tennis o del campionato di F1, nel calcio c’è il contatto fisico tra i giocatori, lì potrebbe esserci fonte di contagio. Mi preoccupo per la salute degli atleti”. Chissà se Lotito & Co. finalmente capiranno che non ha senso finire questa stagione e che sarebbe molto meglio programmare nel migliore dei modi l’inizio della prossima, invece, di perdersi in chiacchiere e in stucchevoli polemiche da bar.