Fase 2, De Luca si sfila dall’accordo Stato-Regioni: domani in Campania ristoranti e pub non aprono
Vincenzo De Luca non ci sta. Il presidente della Regione Campania – ospite in tv della trasmissione di Lucia Annunziata “In mezz’ora in più” – prende le distanze da “un’ informazione che è girata in queste ore sugli organi d’informazione relativa all’ accordo raggiunto tra Regioni e Stato“. Un’ intesa raggiunta a notte fonda e a fatica, a conclusione dell’ ennesimo braccio di ferro tra esecutivo e regioni.
“La Campania non è d’accordo – tuona De Luca – non ha firmato nessun accordo”. “Su alcune norme di sicurezza generale – spiega il governatore – deve pronunciarsi il ministero della Salute, non è possibile che il Governo scarichi opportunisticamente tutte le decisioni sulle Regioni. Non è accettabile”.
Sulle riaperture in Italia, per De Luca, “c’è un clima di confusione, basti pensare che siamo a domenica pomeriggio e dovremmo riaprire lunedì mattina, così hanno comunicato all’Italia”. Dunque chiarisce: “noi non apriamo lunedì mattina né i ristoranti, né i pub, né altro, per serietà“. “Abbiamo deciso di avere un’interlocuzione con le categorie economiche per prepararli alla sanificazione, a procurarsi dei pannelli di divisione tra cliente e cliente e per agevolare l’apertura anche di piccoli ristoranti”. Un via libera che in Campania si avrà solo a partire dal 21 maggio.
Il governatore campano è critico anche sull’anticipazione fatta dal premier Conte sulla possibilità di aprire agli spostamenti extraregionali senza motivazioni specifiche e consentire l’arrivo di cittadini dell’Unione europea senza l’obbligo di quarantena o controlli speciali alla frontiera: “Dal 3 giugno, ho sentito anche ieri sera dal premier, liberi tutti – dice De Luca – Io ragionerò il 2 giugno per capire a che punto è il contagio, ma che significa liberi tutti se abbiamo ancora curve epidemiologiche alte in alcune parti dell’Italia?”.
Il presidente loda poi la “straordinaria efficienza” della Campania, che durante l’emergenza – sostiene – ha anticipato decisioni del governo. Per quanto riguarda invece le risorse, De Luca spiega che “La Campania è la Regione d’Italia che ne ha meno fra tutte le Regioni nel fondo sanitario nazionale”. “Non tutti sanno – specifica – che la Campania riceve pro capite ogni anno 45 euro in meno rispetto a un cittadino del Veneto, 40 euro in meno della Lombardia, 60 euro in meno rispetto all’Emilia Romagna, 30 euro in meno rispetto al Lazio. La Campania viene rapinata ogni anno di 300 milioni di euro dallo Stato centrale”. Anche a proposito dei tamponi, ha aggiunto De Luca, “la Campania ha ricevuto da Consip un quarto dei tamponi arrivati in Veneto e un terzo di quelli arrivati nel resto d’Italia. In queste condizioni, produrre i risultati raggiunti dalla Campania è stato un risultato straordinario”.