In viaggio sopra e dentro le meraviglie di un paese vicentino: Montecchio Precalcino
Dal cielo è sempre più cool. Lo scopo delle riprese video, realizzate nella prima settimana di maggio dopo l’allentamento delle misure del lockdown, consiste esclusivamente nel rendere omaggio al paese in cui vive: Montecchio Precalcino. Un passatempo o poco più, mescolato però con una sana dose di passione e impastato con la “super visione”, in senso letterale di un drone. Una “mosca elettronica” utilizzata ad arte da Alberto Traforetti, di professione assicuratore, che nel tempo libero diventa una versione moderna di quello che qualche anno fa sarebbe stato definito come videoamatore.
Di sicuro amante della propria terra, dei suoi monumenti e simboli storici, come Villa Cita, Villa Nievo Bonin Longare, la Bastia e il “Murazzo” o ancora il cimitero di guerra inglese visitato nel 2017 dal principe Carlo d’Inghilterra, e quelli civici, come il Municipio, e religiosi come le varie chiese e le cappelle “visitate”. Senza scordare le meraviglie semplici e genuine che la natura offre, tra i colli e campi agricoli precalcini densi di colori e tonalità di verde della primavera.
Già di per sè le riprese aeree offrono un punto di vista diverso e insieme affascinante, in più se ad essere scrutati sono i luoghi cari ancora meglio. Tanto più se semi deserti, in virtù dell’emergenza sanitaria. Con valore marginale aggiunto le quasi 5 mila visualizzazioni della clip caricata su Youtube, 350 likes di gradimento, una sessantina di commenti tra complimenti, suggerimenti e un pizzico di nostalgia. E, infine, con un grazie speciale dal Brasile da parte di una famiglia di emigrati, nati proprio dal tris di comunità – Levà, Preara e il capoluogo di comune – che costituiscono la cittadina di Montecchio. Non male il seguito ottenuto fin qui, considerando che il paese conta poco più di 5 mila abitanti appunto.
Il videomaker si è cimentato in questo lavoro non semplice per diletto, “solo il piacere di farlo vedere” come ci racconta, impiegando una settimana circa per le varie riprese e qualche nottata insonne per il montaggio. Tutto in regola anche per le autorizzazioni richieste per l’utilizzo di un drone. “Da qualche mese mi sono appassionato a questo hobby – ci racconta Alberto, 34enne consulente assicurativo che lavora a Schio -, nel periodo di quarantena ho trovato uno spunti vedendo le città deserte nei tg. Ho preso accordi con il sindaco, su suo consiglio ho atteso lo sblocco dallo scorso 4 maggio e ho iniziato con gli spazi pubblici. Con i privati ho ottenuto di volta in volta una liberatoria”.
L’attrezzatura utilizzata è un Mavic Mini, un apparecchio del costo di circa 500 euro appena e del peso di 249 grammi, ad uso professionale. Per “guidarlo” non servirebbe un patentino, comunque in possesso dall’autore del video. Proprio ieri un’altra sua creazione multimediale è stata condivisa sul profilo ufficiale Facebook dal Governatore del Veneto Luca Zaia: in quest’ultima occasione il filmato è dedicato alla spiaggia di Bibione.