Pil italiano in caduta libera. Bankitalia, Visco: “estrema incertezza, ma insieme ce la faremo”
Nel primo trimestre del 2020 il Pil dell’Italia è diminuito del 5,3% rispetto al trimestre precedente e del 5,4% nei confronti del primo trimestre del 2019. Lo rileva l’Istat, rivedendo al ribasso le stime preliminari diffuse a fine aprile.
“L’incertezza oggi è forte, ma “insieme ce la faremo”. Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle relazione annuale, sottolineando che, non lo si deve dire “solo con ottimismo retorico, bensì per assumere un impegno concreto”. “Serve un nuovo rapporto tra Governo, imprese dell’economia reale e della finanza, istituzioni, società civile ha aggiunto Visco che poi ha lanciato un appello: “Nessuno deve perdere la speranza”.
Il governatore è poi tornato sulle politiche economiche europee per affrontare la crisi generata dalla pandemia: “Ogni paese deve utilizzare le risorse messe a disposizione dalle istituzioni europee con pragmatismo, trasparenza e, soprattutto in maniera efficienze” e avverte “i fondi europei non potranno mai essere gratuiti” perché “il debito europee è il debito di tutti”. Visco definisce l’ultima proposta Ue, del fondo da 750 miliardi “un’opportunità importante e l’Italia è chiamata ad uno straordinario sforzo per sfruttare le opportunità offerte meglio di quanto non abbia fatto negli ultimi decenni”
Inoltre Visco nelle considerazioni finali mette in evidenza come la “profondità della recessione, nel medio periodo”, “non potrà non avere effetti sui bilanci bancari. L’aumento dei crediti deteriorati andrà affrontato per tempo, facendo ricorso a tutti i possibili strumenti, inclusi quelli per la ristrutturazione e la loro vendita. Qualora necessario, si dovrà essere pronti a percorrere soluzioni che salvaguardino la stabilità del sistema valutando” “strumenti in via preventiva per banche che versino in una situazione di serie, anche se presumibilmente temporanee, difficoltà”
“Ciò che soprattutto ci differenzia dalle altre economia avanzate è l’incidenza dell’economia sommersa e dell’evasione che si traduce in una pressione fiscale effettiva troppo elevata per quanto rispettano pienamente le regole”. Quindi il numero uno di Bankitalia,invita ad “un profondo ripensamento della struttura della tassazione, che tenga contro del rinnovamento di sistema di protezione sociale”, ponendosi “l’obiettivo di ricomporre il carico fiscale a beneficio dei fattori produttivi”. Per Visco “le ingiustizie e i profondi effetti distorsivi che derivano da evasione e sommerso si riverberano sulla capacità di crescere e di innovare delle imprese; generano rendite a scapito dell’efficienza del sistema produttivo”.
Il governatore Visco, riconosce che ci siano state “frizioni” e “lentezze” nell’afflusso della liquidità alle imprese prevista dalle misure del governo dovuta anche alla “mole di domande eccezionale” e “problemi di natura organizzativa e differenze nelle dotazioni informatiche” ma si dice “fiducioso che nelle prossime settimane con la cooperazione di tutti i soggetti coinvolti si registreranno miglioramenti” anche con alcuni emendamenti alla norma.
Infine un ringraziamento a quanti hanno combattuto per sconfiggere la pandemia di coronavirus: “Stiamo attraversando la più grande crisi sanitaria ed economica della storia recente. Da noi, come in molti altri paesi, medici e infermieri hanno dovuto sostenere una pressione senza precedenti. Grazie al loro impegno, prestato in condizioni difficilissime, si sono scongiurate conseguenze ancora peggiori. Ai molti che in questo sforzo sono stati colpiti, alle vittime tutte di questa tragedia, ai loro familiari va il nostro primo pensiero” ha detto Visco, leggendo le Considerazioni Finali.