Thiene, il tessuto economico conferma segnali positivi, anche nel commercio di vicinato
A Thiene i tassi di crescita di imprese e addetti nel 2016 (rispetto all’anno precedente) sono stati più alti della media provinciale, attestandosi su un +0,7% per le imprese e +4,6% in quanto agli addetti (in provincia sono stati rispettivamente dello 0,3% e del 2,5%).E anche il commercio – diversamente da quella che è un’opinione diffusa – è cresciuto, sia nelle componenti del piccolo dettaglio che della grande distribuzione organizzata.
E’ quanto emerge sulla base dei dati elaborati dallo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Thiene e dalla Camera di Commercio di Vicenza (dati Infocamere – Registro Imprese). “Si inizia a vedere un po’ di luce – sottolinea l’assessore al bilancio e alle attività produttive Alberto Samperi – e Thiene si conferma città con un’imprenditorialità vivace e dinamica, ribadendo la sua presenza nella rosa dei centri economici più importanti della fascia pedemontana veneta”. “I numeri evidenziano – sottolinea il sindaco Giovanni Casarotto – che dopo il cambiamento epocale che c’è stato con la crisi, ci stiamo riprendendo, anche se non si tornerà più al modello di prima”.
Addetti e imprese
A Thiene il numero degli addetti è in crescita: erano 10.693 nel 2014, sono diventati 10.873 nel 2015 e addirittura 11.371 nel 2016. Un aumento che piazza Thiene al quinto posto in provincia, con un tasso di crescita del 2016 sul 2015 del 4,6% (è del 2,5% a livello provinciale), con un aumento di 498 unità.
Percentuali ancora più positive si confermano anche nell’aumento del numero di imprese: il 2016 ha registrato 23 imprese in più rispetto al 2015, con un totale di 3.552, dato che fa scattare Thiene (sesta per numero di abitanti) al quarto posto in provincia per numero di aziende dopo Vicenza, Bassano e Schio. Se si rapporta il numero di imprese al numero di abitanti, Thiene è ancor di più ai primissimi posti fra i centri del vicentino: se Schio ha un’impresa ogni 9 abitanti, ad esempio, questo rapporto scende a 1 a 7 per Thiene, segno della sua vivacità imprenditoriale.
I settori con occupazione in crescita
Terziario avanzato, manifattura, commercio e turismo sono i segmenti occupazionali che, secondo i dati forniti dalla Camera di Commercio, fanno rilevare nel territorio di Thiene i risultati migliori. Nel dettaglio, il terziario avanzato segna nell’ultimo anno un aumento di 153 occupati, la manifattura 114 (con un +8% nel settore del tessile-abbigliamento), il commercio e il turismo complessivamente 113. E’ in crescita anche uno tra i settori che in questi anni hanno più sofferto come quello dei servizi al mondo immobiliare. “Un buon indicatore della ripresa – fa notare Alberto Samperi – è quello che interessa i trasporti e la logistica, che fa registrare una crescita occupazionale di 93 addetti in più nel 2016”.
Il commercio tiene e cresce, anche al dettaglio
Entrando nel tema specifico del Commercio, riferiti a tutto il territorio comunale, i dati indicano l’aumento del numero di imprese di commercio al dettaglio (del 4% ) e dei servizi della ristorazione (del 7%).
Qui l’amministrazione comunale, anche per verificare la fondatezza statistica di polemiche recenti sulla crisi del commercio in centro storico, ha raggruppato i dati suddividendoli fra i piccoli negozi e i pubblici esercizi da una parte e la media e grande distribuzione dall’altra. Ebbene, a Thiene nel 2016 c’erano 444 negozi al dettaglio fino a 250 metri quadri (nel 2015 erano 421), 120 pubblici esercizi (erano 119 nel 2015), 79 strutture medie di vendita comprese fra i 251 a 2.500 metri quadri (stesso numero del 2015) e 1 grande struttura oltre i 2.501 metri quadri (dato invariato rispetto all’anno precedente).
“Se si analizzano anche i dati riferiti agli anni precedenti, – puntualizza in proposito l’assessore Samperi – si nota come nel corso dell’amministrazione Casarotto il commercio sia cresciuto per numero di pubblici esercizi e numero di negozi al dettaglio, passati complessivamente da 532 del 2013 a 564 del 2016, mentre è sceso il numero delle medie e grandi strutture, che dal 2013 al 2016 perdono 1 unità. Il totale dei metri quadri per pubblici esercizi, negozi al dettaglio, medie e grandi strutture registra per tutti una crescita ma, punto fondamentale, il rapporto tra pubblici esercizi/negozi al dettaglio e media/grande distribuzione è rimasto in questi cinque anni costante”. Ossia, grandi e piccoli sono cresciuti nella stessa maniera, “possiamo quindi ben respingere l’accusa di aver favorito l’apertura di grandi strutture, il mercato si auto-regola. I piani di grande espansione ci sono, certo, ma li abbiamo tenuti fermi”. Su 644 attività (piccole, medie e grandi) complessivamente attive nel settore del commercio, sono “solo” 120 quelli presenti in centro storico, “sul quale si concentra il 90% delle attività di promozione realizzare dal Comune, le altre 524 potrebbero chiederci di tenere conto anche della loro esistenza” chiosa Samperi.
Da notare, infine, che anche nel commercio c’è stata una crescita di occupati (senza tenere conto dell’apertura del Burger King, avvenuta in gennaio), di 72 unità, fra il 2015 e il 2016.
L’impegno dell’amministrazione comunale
“L’Amministrazione Comunale in questi anni difficili – continua Samperi – ha cercato di sostenere l’economia locale mettendo in campo gli strumenti a propria disposizione. Politiche fiscali agevolate e semplificazione delle pratiche burocratiche, con la gestione telematica delle procedure, più facili ed accessibili, sono stati due obiettivi strategici sui quali abbiamo lavorato molto”. E lancia una frecciatina alle prime dichiarazioni degli avversari alle elezioni amministrative: “A chi ha affermato che votandolo la città ritroverà vivacità economica, diciamo che questa vivacità, come dimostrano questi numeri, c’è già”.
“I dati sono confortanti – rileva il Sindaco, Giovanni Casarotto – e desidero esprimere il mio apprezzamento per imprenditori ed operatori economici, che assicurano con il loro impegno, le loro capacità e la loro professionalità, risorse ed occupazione per il nostro territorio. Questi anni non sono stati facili e del resto anche il futuro riserva sfide non da poco”.