Morte Floyd: violato il coprifuoco in molte città americane. Linea dura di Trump
Il coprifuoco fortemente voluto dal presidente americano Donald Trump è stato violato in molte città americane, da Washington a New York, dove migliaia di persone hanno continuato a manifestare anche dopo il tramonto dopo l’uccisione di George Floyd. Appello di Melania Trump a seguire le disposizioni. Il Pentagono ha spostato 1.600 truppe nell’area di Washington DC per un eventuale sostegno alle attività delle autorità locali alle prese con le proteste. E la madre della figlia di Floyd chiede giustizia: “Non la vedrà crescere, lei ha solo sei anni”.
Fra i manifestanti radunatisi davanti a una Casa Bianca blindata era presente anche Elizabeth Warren, la senatrice democratica ex candidata alla Casa Bianca. Anche a Washington è stato violato il coprifuoco, con migliaia di persone scese in piazza da Capitol Hill al Lincoln Memorial.
Il presidente Donald Trump sceglie anche lui la linea dello scontro e ricorda David Dorn, capitano della polizia di St. Louis, “ucciso da spregevoli saccheggiatori la scorsa notte. Onoriamo i nostri agenti di polizia, forse più di prima. Grazie!”. La sua definizione di “terrorismo”, per bollare le proteste, nei giorni scorsi ha sorpreso e indignato. Anche perché la stragrande maggioranza di chi partecipa alle manifestazioni di questi giorni non ha nulla a che fare col terrorismo o con l’appello alla violenza. Si tratta di persone variamente affiliate a gruppi studenteschi, alla Naacp (la National Association for Advancement of Colored People), ai sindacati, a ‘Black Lives Matter’, a gruppi antirazzisti come ‘Showing Up for Racial Justice’ e ‘Building Power’.
Il razzismo è un “peccato”. E’ quanto afferma Papa Francesco, parlando dell’uccisione di George Floyd che sta infiammando gli Stati Uniti. “Non possiamo tollerare né chiudere gli occhi su qualsiasi tipo di esclusione e pretendere di difendere la sacralità di ogni vita umana. Dobbiamo riconoscere che la violenza delle ultime notti è autodistruttiva e autolesionista”, sottolinea Bergoglio durante l’udienza generale.
Anche la As Roma in ginocchio come il Liverpool e il Chelsea per dire “no” al razzismo. Prima dell’allenamento di ieri al centro “Fulvio Bernardini”, il tecnico Paulo Fonseca e tutti i giocatori si sono inginocchiati sul campo dell’impianto di Trigoria. L’immagine è stata diffusa dal profilo Twitter in inglese del club con l’hastag #BlackLivesMatter alias il Movimento nato nel 2013 per combattere per la libertà, la liberazione e la giustizia. Black Lives Matter Foundation, Inc è un’organizzazione globale negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada, la cui missione è sradicare la supremazia bianca e costruire il potere locale per intervenire nelle violenze inflitte alle comunità nere dallo stato e dai vigilantes.
Intanto le scuole pubbliche di Minneapolis hanno deciso di rescindere il contratto con la polizia della città per la sicurezza degli istituti e dei loro 35mila studenti. “Non possiamo continuare la partnership con un’organizzazione che ha una cultura di violenza e razzismo. Dobbiamo mostrarci solidali con i nostri studenti afroamericani”, afferma uno dei membri del board del distretto scolastico.
Joe Biden parteciperà invece al funerale di George Floyd a Houston, in Texas. Il legale della famiglia Floyd, Ben Crump, ha spiegato che lo staff di Biden ha chiesto il permesso di partecipare al funerale e la famiglia della vittima ha accolto la richiesta.