Home Video: lo strano mondo di un collezionista
Quanti di voi si ricordano le videocassette? Proprio una sera, a casa di un amico, ho scoperto sopra uno scaffale del suo salotto delle VHS. La polvere sedimentata nel tempo era segno di quanto fossero rimaste ferme immobili, ricordo di un lontano momento in cui tutti noi stavamo fermi, come loro, ad aspettare che il nastro si riavvolgesse. La nostalgia si è fatta subito sentire.
In un mondo, come quello di oggi, dove molti dei contenuti multimediali che ci vengono proposti possono essere fruiti tramite piattaforme streaming (legali o meno), oramai i supporti, quali VHS o i più aggiornati DVD o Blu-Ray Disc, appaiono oramai obsoleti o comunque qualcosa che rimanda più al passato che non al futuro.
Ebbene, io non sono un vero e proprio collezionista, ma confesso che avere il supporto fisico dei miei film preferiti è un qualcosa che mi ha sempre dato una profonda gioia, oltre a rendermi più cosciente di ciò che vado a vedere quando inserisco il DVD nel lettore. In effetti, se guardo il mare di titoli che posso spulciare su qualsiasi canale streaming, confesso che vado sempre un po’ a perdermi e più spesso mi accorgo di quanto la visione di un titolo non sia più così intima come quando prendo una pellicola, dalla mia libreria, e me la gusto per bene con amici e una bella dose di pop-corn.
Ho sentito molti collezionisti dire che ogni collezione è unica e personale. È questa la key speech, la “chiave del discorso”. I titoli che tutti noi possiamo trovare su una qualsiasi piattaforma, sono gli stessi per tutti gli abbonati o per tutti quelli che, molto semplicemente, accendono il proprio PC ed entrano in qualsiasi sito di streaming online.
Film e serie TV. Che cosa sono diventate? Sono veramente solo dei passatempi? Per me non lo sono e non lo saranno mai. Di fatti, spesso anch’io mi ritrovo a guardare qualche titolo in streaming, perché il fattore economico grava su ognuno di noi e anche sul sottoscritto, ma quando sento che quel film, quella serie TV mi è veramente garbata (come si sul dire a Livorno), mi prendo già l’impegno, nel corso del tempo, di acquistarla e di farla, in un certo senso, mia.
Oltre il fattore personale, c’è anche un discorso culturale e sociale dietro all’acquisto o meno di un titolo e di tutta la pirateria che quotidianamente ed ipoteticamente siamo portati a consumare. Dietro ad un qualsiasi “prodotto”, ci sono delle persone che lavorano e lavorano sodo per portare sul grande schermo o nelle nostre case quel film o quella serie televisiva che a noi piace tanto guardare e gustare. Quando scarichiamo un film è come se mandassimo a monte tutto il lavoro che registi, sceneggiatori, produttori, fotografi, tecnici, attori ed un’infinità di altre persone si sono impegnati a svolgere. Una mera questione di rispetto, che forse a pochi interesserà. Finché c’è la possibilità, perché non scaricare da Internet tutto quello che ci piace? Perché spendere i nostri soldi?
Non è un giudizio quello che voglio fare, ma una piccola riflessione. Il cinema è un’industria enorme che si regge anche sulla partecipazione attiva dei suoi spettatori, al contrario di quello che oggi il cinema e il suo pubblico sta sempre più diventando. Anche i canali streaming a cui ci si può abbonare, se ci avete fatto caso, non danno una libertà di scelta come poteva darlo l’home-video, in quanto è il canale stesso a decidere quali titoli mettere in catalogo, quando, bene o male, le piccole-grandi case di distribuzione potevano elargirne una varietà di titoli, più o meno sconosciuti, anche perché ci sono molti titoli che tutt’oggi non escono nelle sale italiane e escono direttamente in DVD o Blu-Ray; titoli che rimangono celati nell’ombra, ma che spesso si rivelano delle vere proprie perle, ma questo è un altro discorso.
Il senso di questo articolo, ribadisco, non è porre a giudizio i vostri comportamenti, ma dare una visione più chiara di ciò che il mondo del home-video rappresenta. Aver comprato un film, dentro la sua bella custodia, e come aver fatto un finanziamento, perché, comprando un determinato tipo di film, può portare una casa di produzione a decidere, più o meno, di elargire più attenzione a quel determinato genere. Per fare un esempio, vi siete mai chiesti perché i film della Marvel vanno così tanto di moda? Perché la stragrande maggioranza di noi li vanno a vedere al cinema e poi si comprano il DVD, il Blu-ray, il cofanetto, la steelbook, oltre a tutti i gadget possibili ed immaginabili.
Quindi, se siete appassionati di cinema, il mio consiglio è di riguardarvi bene dal abuso dello streaming e di utilizzarlo semplicemente allo scopo di una primissima visione, perché forse non ce la facciamo ad andare al cinema, non riusciamo a vedere tutti i film o le serie che ci interessano. Allora usatelo pure, ma non abusatene. Se avete tempo e risorse, provate ad entrare in un negozio e comprare il supporto fisico di questi titoli. Vi assicuro che con il passare del tempo non rimarrete mai delusi ed anzi creerete una vostra storia, fatta di piccoli ricordi che vi rimanderanno felicemente a quando avete visto quel film o quella serie e, magari, spulciando nella vostra libreria, vi verrà voglia di riguardali.
Concludo questo breve sermone e auguro a tutti voi, amici lettori, una buona visione.
Buon Cinema a tutti!