Per il funerale di Mattia Storti maxischermo in parrocchia e diretta streaming
Immenso il dolore per la prematura scomparsa di Mattia Storti, altrettanto grande la folla di persone attese domani (alle 16) per l’ultimo saluto a Cornedo Vicentino. La cerimonia religiosa di commiato dal ragazzo di 13 anni morto venerdì scorso nel torrente Agno, studente e giovane calciatore, si terrà mercoledì nella chiesa di San Giovanni Battista come anticipato ieri: per accogliere chiunque voglia partecipare è stata organizzata una diretta streaming del rito sulla pagina Facebook della parrocchia, oltre che un maxischermo nella sala dell’unità pastorale, nell’ex chiesa.
Confermata la data prevista della cerimonia, che slitta di mezzora rispetto all’orario originario per dar modo, dalle 15.30, di esporre eventuali interventi dall’altare in memoria del caro Mattia. L’accesso ai banchi sarà contingentato in virtù delle norme di emergenza sanitaria. Stasera alle 19.45 è prevista invece la recita comunitaria della veglia di preghiera, nella stessa casa del Signore. Anche in quest’occasione, come specificato nell’annuncio pubblico affisso nelle bacheche della cittadina, sarà possibile rivolgere un pensiero personale a Mattia e alla sua famiglia.
Compagni di classe della scuola secondaria “Crosara”, dove il 13enne aveva appena terminato la seconda media, gli amici del pallone dell’Arzignano Valchiampo – giocava nei Giovanissimi – e del Futsal Cornedo e tante famiglie della Vallata costituiranno parte del tifo silenzioso che accompagnerà Mattia e la sua famiglia nel lutto. Ma anche nel suo ricordo.
Ieri intanto si sono conclusi intanto gli approfondimenti clinici sulla salma del ragazzo vicentino nato a Valdagno nel 2007, affidata ai medici del San Bortolo di Vicenza. Avrebbero accertato l’annegamento come causa unica di morte, avvenuta nel tragico pomeriggio di venerdì 5 maggio, nel tratto di corrente tra Brogliano e Cereda di Cornedo. Una disgrazia che ha lasciato sgomenti anche i sindaci e le autorità della Vallata dell’Agno, oltre alla gente comune che si stringe attorno alla famiglia Storti, in particolare ai genitori Alessandra e Andrea, e alla sorella Giulia, ai tre nonni affranti per la perdita di un nipote così giovane.