Realizzati a Schio alcuni componenti del modulo di rifornimento Nasa per la SSI
C’è un pezzo di Schio sulla Stazione Spaziale Internazionale. L’azienda scledense Ecor International, infatti, ha realizzato alcuni componenti installati nel modulo spaziale Pcm Cygnus della Nasa, che approda alla Stazione Spaziale Internazionale (Ssi) due volte all’anno con un carico di rifornimenti, tra cui viveri ed esperimenti per gli astronauti.
Il progetto è stato commissionato dal Thales Alenia Space, partner di Northrop Grumman (produttore americano di tecnologie per l’aerospazio), all’interno di un contratto con l’agenzia spaziale statunitense.
L’azienda vicentina, in particolare, ha realizzato alcuni tubi rigidi sagomati in lega di titanio che, una volta integrati, hanno costituito il circuito di propulsione del mezzo, necessario a pilotarlo durante l’ancoraggio alla Stazione Spaziale Internazionale. Le attività hanno previsto la progettazione di attrezzature funzionali alla fase successiva di piegatura a controllo numerico e il controllo geometrico 3D, grazie ad un impianto scanner tridimensionale in grado di rilevare la corrispondenza tra le caratteristiche dei componenti fisici con quelle previste in sede di progetto. Infine, i test con i liquidi penetranti fluorescenti hanno permesso di verificare la presenza di eventuali difetti sui componenti, grazie all’applicazione di un prodotto fluorescente che per capillarità è in grado di rilevare microcricche e rotture nel materiale.
«La realizzazione dei tubi – confida l’ingegner Rinaldo Rigon, key account manager aerospace di Ecor e responsabile del progetto – presentava delle difficoltà legate alle geometrie, particolarmente complesse. Infatti un unico tubo presentava curvature sia a raggio fisso che variabile». «Come spesso accade per circuiti propulsivi – aggiunge l’ingegner Piermario Campagnari, operations manager aerospace e responsabile dell’esecuzione del progetto – ci è stato richiesto un elevato livello di pulizia e l’assenza di contaminazione da impurità esterne, oltre a tolleranze molto restrittive. In altre parole tutte le lavorazioni dovevano essere precise ed accurate al decimo di millimetro. Per questo siamo soddisfatti del risultato raggiunto e ora puntiamo alla realizzazione di nuovi kit per i moduli successivi».
Fondata nel 1976 a Schio dall’imprenditore Sergio Lucietto, Ecor International SpA è specializzata nella produzione di componenti critici e sistemi complessi. Conta 200 dipendenti e un fatturato di 45 milioni di euro. Ha stabilimenti produttivi non solo in Veneto ma anche in Campania e un centro di ricerca industriale nel modenese, Il Sentiero International Campus, che si occupa dello studio dell’ingegneria delle superfici, dell’ingegneria dell’affidabilità, della manifattura additiva e di tecnologie di giunzione. Le aree di business dell’azienda comprendono l’industria alimentare, l’aerospazio e la difesa, la meccanica avanzata e la ricerca industriale.