Caso Procure: Luca Palamara espulso dall’Anm
Giudicato colpevole dai colleghi dell’Anm, Luca Palamara, con una sola astensione, è stato dunque espulso dal sindacato dei giudici di cui è stato presidente tra il 2008 al 2012, ai tempi di Berlusconi e delle leggi ad personam. L’ex pm di Roma imputato di corruzione a Perugia ha chiesto di essere ascoltato dopo la pronuncia dei probiviri del sindacato dei giudici, ma i colleghi hanno detto di no perché avrebbero dovuto essere gli stessi probiviri che lo hanno giudicato, e non il Comitato direttivo centrale, ad ascoltarlo.
La sua reazione, mentre attendeva davanti al palazzo di giustizia che ospita la Cassazione e al sesto piano la stessa Anm, è stata questa: “Mi è stato negato il diritto di parola, nemmeno nell’Inquisizione. Non farò il capro espiatorio di un sistema“.”Volevo un cambiamento, ma mi sono lasciato inghiottire dal sistema” – ha proseguito – aggiungendo che si dimetterà “solo se i colleghi del sistema correnti faranno lo stesso”.
Oggi l’Anm ha affrontato le espulsioni delle toghe coinvolte nell’inchiesta di Perugia e che già si sono dimesse un anno fa dal Csm. Ma per tre di queste, le due toghe di Magistratura indipendente Antonio Lepre e Corrado Cartoni, e quella di Unicost Luigi Spina, è già scattato il non luogo a procedere, votato affermativamente dal Comitato direttivo centrale, perché i tre si sono già dimessi dall’Anm.