Conte chiude gli Stati generali: l’obiettivo è reinventare il Paese
E’ il momento di “reinventare l’Italia”, perché sia “moderna, sostenibile, inclusiva e verde”. E’ la sintesi del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a conclusione della nove giorni di Stati generali e sui quali si baserà il piano di rilancio che sarà presto presentato dal governo.
“Sono stati giorni molto intensi e non ci siamo chiusi affatto, anzi ci siamo aperti. Qui ha sfilato il Paese intero in tutte le sue componenti”, ha esordito il premier, in conferenza stampa da Villa Pamphilj, ricordando gli 82 meeting. “Questo dialogo ci rafforza. Rafforza me e tutti i ministri. Ci rafforza negli obiettivi, nelle linee di intervento su cui vogliamo agire” ha scandito Conte. E dopo un messaggio di incoraggiamento rivolto ad Alex Zanardi, il premier ha citato lo scrittore Alessandro Baricco per riassumere la linea da seguire: “Abbiamo aperto all’impossibile il panorama della nostra mente, allargato all’impensabile il raggio della nostra azione”. E ha spiegato: “Il piano di rilancio non è una semplice raccolta di riforme. Ci siamo resi conto che non è affatto sufficiente riformare il Paese, dobbiamo reinventare il Paese che vogliamo perché l’esperienza è stata troppo dura e la sfida troppo impegnativa per occuparci di semplici riforme.
Conte ha confermato come imminente un nuovo scostamento di bilancio, con risorse in deficit. “Il piano di rilancio nella versione definitiva sarà l’orizzonte dell’azione del governo. – ha detto il premier – Da qui ricaveremo le riforme del Recovery Plan che presenteremo a settembre. Poi ci sono misure di più immediato impatto e abbiamo sicuramente valutato la necessità di intervenire per un ulteriore scostamento di bilancio”. Ma, ha proseguito il capo del governo, “non abbiamo ancora fatto di conto ma fra un po’ dovremo metterci intorno a un tavolo. L’aggiornamento è costante anche rispetto ai flussi di cassa dello Stato”.
Proseguire sulla strada del taglio del cuneo fiscale disposto dall’ultima manovra, che parte a luglio, “è la direttrice giusta”, ha poi precisato. Tra le ipotesi c’è anche quella relativa ad una rimodulazione dell’Iva ma “da studiare con molta attenzione” perché “è una misura costosa”: almeno 10 miliardi, secondo alcune stime e poi c’è la contrarietà di Pd e Iv che preferiscono usare le risorse per ridurre il costo del lavoro. Ad ogni modo, se ne parlerà in settimana con i partiti, che Conte propone di ricevere uno alla volta. Il centrodestra accoglierà l’invito ma solo se la coalizione sarà sentita in un unico incontro.
“Dobbiamo – ha proseguito Conte – reinventare il futuro che vogliamo. Dobbiamo favorire i pagamenti digitali, cashless. Tutte le componenti sane del Paese ci chiedono di contrastare l’economia sommersa”. Nel piano di rilancio del governo è previsto anche un ampio capitolo dedicato al miglioramento della tratta ferroviaria dell’Alta velocità. E sul decreto per la semplificazione della burocrazia ha annunciato: “Sarà discusso nel consiglio dei ministri della prossima settimana”.
Il capo del governo ha insistito poi sulla maggiore sensibilità per favorire la crescita professionale delle donne: “Ci è stato presentato e accogliamo un suggerimento, il progetto di un voucher per pagare 500 donne all’anno che aspirano a diventare manager. Un Mba Executive dal valore di 35mila euro. Nelle prime 100 imprese solo il 6% è guidato da donne”.
Rispetto alla sofferenza, in questo periodo di emergenza coronavirus, del settore turistico, il presidente Conte ha parlato di futuri “incentivi per le categorie in sofferenza, perché non vogliamo lasciare a casa i lavoratori. Presto ci saranno misure concrete”.
Rispondendo alle domande dei cronisti, Conte ha parlato anche della situazione politica: “Non seguo in dettaglio la vita interna dei partiti di maggioranza e quindi del Pd ma sono assolutamente fiducioso, lavoriamo in un clima assolutamente produttivo e positivo. Che ci sia stata qualche notazione critica avviene in tutte le famiglie. Nel Pd come nelle altre forze trovo una forza consapevole del momento che stiamo attraversando, un segretario che ha le idee molto chiare ogni volta che abbiamo un confronto”.
E sul centrodestra, che ha scelto di disertare gli Stati generali, Conte ha affermato: “Non hanno raccolto il mio primo invito. Tornerò a proporre un’ulteriore occasione di confronto. Se tutti insieme o separatamente? Credo che per evitare confusione e passerelle credo potremo avere maggiore tranquillità in un incontro con ciascuna forza” del centrodestra. “Confido di farlo questa settimana. FI sembrerebbe predisporsi ad un confronto più dialogico ma io confido che anche Lega e Fdi possano parteciparvi in tutta franchezza”, ha aggiunto il premier. Fonti della Lega ribattono subito: “Il centrodestra è unito e non bisogna perdere tempo. Il governo convochi la coalizione”.
In merito ai rapporti del governo con gli industriali Conte ha chiarito: “Abbiamo chiesto a Confindustria di farci arrivare le loro proposte. L”importante è che tutti lavoriamo per un obiettivo molto chiaro che è nella parte alta del piano di rilancio: un’Italia più moderna, più digitale, più verde – a questo teniamo molto – e più inclusiva. Il governo deve farsi carico degli interessi di tutto il Paese. E’ normale che si punti su alcune misure su cui Confindustria possa non convergere o essere meno interessata ma abbiamo una responsabilità ad ampio raggio”.
Nella sua conferenza stampa da Villa Pamphilj, dopo gli ultimi incontri con grandi imprese, artisti, architetti e altre realtà del panorama economico italiano, il capo dell’esecutivo ha anche risposto a chi lo ha accusato di aver messo in piedi una passerella: “Qui non abbiamo fatto passerelle – ha scandito Conte – ma abbiamo lavorato, in una sede istituzionale bellissima, perché della bellezza dell’Italia non dobbiamo vergognarci”.