Trauma cervicale per il 22enne ferito in piscina. Dopo l’intervento ora l’attesa in ospedale
Escluso il pericolo di vita, e questa è una buona notizia, ma a sole 48 ore di distanza dall’incidente è prematuro esprimere qualsiasi previsione sul timore di paralisi agli arti inferiori per il 22enne di Arzignano che domenica si è gravemente ferito sbattendo il collo nella piscina di casa. L’operazione chirurgica a cui è stato sottoposto avrebbe avuto buon esito ma solo il trascorrere delle prossime ore rivelerà la reale natura del danno riportato nell’incidente.
L’aggiornamento delle condizioni di salute del giovane di Castello di Arzignano, M.P. le sue iniziali, è stato comunicato alle forze dell’ordine dalla famiglia, in comprensibile apprensione in queste ore di attesa dopo l’intervento disposto domenica in regime di massima urgenza.
Il giovane allievo ufficiale rimane ricoverato all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove domenica pomeriggio era stato trasportato con un volo in eliambulanza per poter agire prima possibile sullo schiacciamento delle vertebre cervicali, in seguito al forte trauma subito. Le dinamiche dell’incidente rimangono riservate alle indagini in mano ai carabinieri, come da prassi in questi casi così delicati, ma le conseguenze del colpo subito alla base del collo hanno suscitato subito preoccupazione.
Gli esiti dell’intervento portato a termine si misureranno dunque nei prossimi giorni, mentre trapela la buona notizia che gli arti superiori intanto non hanno perso la mobilità articolare. La speranza condivisa da tutti che anche quelli inferiori si riattivino nel prossimo futuro, in modo da salvaguardare la salute e le aspettative del giovane vicentino di 22 anni, militare in carriera, che stava trascorrendo alcuni giorni di licenza nella città e nella casa dove è cresciuto, tra amici e familiari.
Tanti i messaggi di incoraggiamento che si leggono sui social in queste ore di attesa e di rincorrersi di informazioni sulle sue condizioni, così come la vicinanza dimostrata nei confronti della famiglia. La prognosi, ovviamente, rimane ancora riservata.