Corsa in strada per gioco anche a Madonnetta di Sarcedo. Genitori avvertiti
Anche stavolta nessuno si è fatto male, ma l’incosciente “moda” delle corse di gruppo in strada sfidando la sorte rischia di risentire dell’effetto emulazione dopo un nuovo episodio, segnalato ieri sera (per la prima volta) a Sarcedo, dopo quelli noti nella vicina Zugliano. Protagonisti ancora una volta ragazzini di 13/14 anni, che agiscono in branco, quasi fosse un modo per diminuire i pericoli e, forse, accrescere l’adrenalina.
Il fatto recente è stato denunciato pubblicamente via social da una cittadina del paese che passeggiava in via Santa Maria, alla “Madonnetta“. Risale alla tarda serata di ieri, intorno alle 22.45, nelle vicinanze del cimitero cittadino, ed è un particolare temporale importante da segnalare, in modo che i genitori sarcedensi possano interrogarsi sui propri figli “a spasso” per il paese a quell’ora di martedì 23 giugno.
Secondo il racconto della donna, una decina di ragazzini si sarebbe riversata in strada, attraversando sì in prossimità delle strisce pedonali ma attendendo il passaggio delle auto nella carreggiata prima di procedere di corsa. Qualcuno l’ha battezzata “run roulette“, uno stupido gioco con la morte. E la vita altrui. Gli automobilisti in transito, un paio di automobili in quel momento, si sono accorti in tempo della scellerata bravata e hanno rallentato, suonando il clacson come richiamo.
Anche altri pedoni per strada hanno rimbrottato i giovanissimi, con l’effetto di farli dileguare dietro la siepe del camposanto. Presenti quindi più testimoni in strada ieri sera: almeno uno dei ragazzi è stato riconosciuto e i genitori poi avvertiti. Le modalità sarebbero in parte diverse rispetto agli altri episodi di Zugliano: avrebbero formato una sorta di cordone umano intrecciando le braccia l’uno l’altro tagliando in due la carreggiata, sule strisce, in attesa del passaggio dei veicoli, per poi sciogliere la catena e svignarsela.
A Sarcedo si tratta di una novità relativa. “Qualche mese fa era arrivata una voce di fatti analoghi – spiega il sindaco Luca Cortese – ma non ci furono poi riscontri. Stavolta l’episodio è più circostanziato e questo non può che portare una certa preoccupazione. Faremo un passaggio con il consorzio di polizia locale per ridefinire i controlli, ma è importante anche un appello ai ragazzi: divertitevi usando la testa, facendo altro in sicurezza e non stupidaggini simili. I genitori devono avere occhi vigili anche se non è sempre facile, sono sicuro che si attiveranno dopo la notizia di questo episodio “.
Potrebbe trattarsi della medesima combriccola di amici in trasferta dal paese confinante, ma è più probabile che il gruppetto risieda nel posto e li abbia emulati, “contagiati” da una moda in più versioni pratiche che rischia, prima o poi, di essere riportate sulle pagine di cronaca. E di rovinare in un colpo solo due – o più – famiglie, considerando la posizione degli ignari automobilisti. “Mi piacerebbe che il genitore – si legge nel post di “allerta” pubblicato in un gruppo Facebook – che stasera aveva il ragazzino in giro per le strade, leggendo il messaggio, lo facesse ragionare perché potrebbe non esserci una prossima volta”.