Scuola: oggi in 60 piazze la protesta di genitori, studenti e insegnanti
“Non è questa la scuola che vogliamo”. Guidati da questo slogan oggi pomeriggio, in 60 piazze italiane, da Firenze a Ragusa, da Roma a Varese, da Palermo a Modena, genitori, insegnanti e studenti manifesteranno contro lezioni di 40 minuti, doppi turni, e per chiedere ancora una volta di rientrare a scuola a settembre, sui banchi, in completa sicurezza. A gettare ulteriore benzina sul fuoco è poi arrivata la bozza del piano scuola 2020-2021 diffusa dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha unito ancor di più nella protesta le componenti del mondo della scuola.
“Classi spezzettate in piccoli gruppi con alunni dalle età diverse. Lezioni di quaranta minuti anziché sessanta. Insegnamenti trasversali per accorpare materie e risparmiare un po’ di ore. Didattica mista, metà in presenza e metà a distanza, per gli studenti delle superiori. Non è questa la scuola che vogliamo”. Nessuno, a una prima lettura, sembra soddisfatto. Anzi. “Il documento dice l’esatto contrario di quello che chiediamo”, attacca Costanza Margiotta, portavoce del comitato di genitori “Priorità alla Scuola”.
La manifestazione chiede la riapertura in presenza e in sicurezza di tutte le scuole, dai nidi alle università, a tempo pieno. A Firenze ci sarà un presidio a tappe: di fronte alla Biblioteca nazionale centrale, in piazza dei Cavalleggeri, e poi in piazza S. Croce, in piazza Duomo e in via Martelli. A Roma l’appuntamento è in piazza San Silvestro. A Milano, in piazza della Scala. A Bologna, in piazza XX Settembre. A Napoli, in piazza del Plebiscito.
“Io mia figlia di 7 anni a scuola a settembre in un’aula buia, con la mascherina, non ce la mando”. Lo ha affermato Matteo Salvini nel corso di una manifestazione davanti al ministero dell’Istruzione. “In tutta Europa i bambini stanno andando a scuola senza distanza, senza mascherina, con la maestra. Perché – ha aggiunto – qui in Italia no?”.