Mimose per celebrare l’8 marzo, Coldiretti avverte: “Attenti ai venditori abusivi”
“Si spenderanno mediamente dai 2 ai 15 euro per celebrare le donne, fulcro della famiglia, della società civile e delle imprese. Nonostante la produzione sia aumentata mediamente del 20 per cento, complici le miti temperature, il prezzo all’ingrosso è calato del 10 per cento, ma al dettaglio si osserva una sostanziale stabilità”. Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù intervengono proprio alla vigilia della giornata internazionale della donna.
Un appuntamento che neppure i giovani accennano a dimenticare, tanto che l’8 marzo l’atteso fiore giallo sarà donato a sette donne su dieci (68 per cento), secondo il sondaggio online condotto da sito Coldiretti. “Alla produzione il prezzo delle mimose è calato del 10 per cento rispetto al 2016 – sottolineato Cerantola e Palù – ma al consumo si prevede che i ramoscelli manterranno lo stesso livello di prezzi, che variano dai 2 ai 15 euro a seconda della qualità, della dimensione del mazzo e della confezione”. Un business che ha attirato anche l’attenzione della criminalità con quintali di rami di mimose rubati in Liguria per alimentare il mercato nero. Un fenomeno che ha costretto le forze dell’ordine ad organizzare anche pattuglie speciali nelle ore notturne per proteggere il prezioso raccolto. I ramoscelli offerti sono praticamente tutti di produzione nazionale, e soprattutto della provincia di Imperia in Liguria dove operano circa 1500 produttori e si realizza oltre il 90 per cento della produzione nazionale. “Occhi puntati agli abusivi – raccomandano Cerantola e Palù – che oltre a danneggiare il mercato e procurare un danno fiscale, quindi all’intera collettività, offrono spesso un prodotto di scarsa qualità e confezionato in modo decisamente meno curato”.
La mimosa assume il significato di autonomia e libertà, ma è anche un fiore che dietro una fragilità apparente mostra una grande forza, con la capacità di crescere anche in terreni difficili. L’omaggio della mimosa ha quindi anche un importante valore ambientale, perché è realizzata in Italia con tecniche eco-compatibili, specie nei tipici terrazzamenti che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado ed all’abbandono. Per conservare l’omaggio è bene tagliare quanto prima gli steli che devono rimanere per due ore in acqua pulita ed inacidita con due gocce di limone. Vanno quindi collocati in penombra e mantenuti in ambiente fresco ed umido, perché la mimosa rilascia molta acqua attraverso la traspirazione e bisogna evitare che la grande perdita di liquidi faccia seccare rapidamente il fiore.