Ruba due bici in una mattinata, una era del sindaco di Torrebelvicino: 32enne arrestato
La bici da corsa del sindaco-ciclista sparisce dal posto di lavoro e tocca agli agenti di polizia locale Altovicentino la “volata” per raggiungere e battere sul tempo il ladruncolo di turno. E’ accaduto lunedì scorso a Schio in via Pasini, con protagonista suo malgrado il primo cittadino di Torrebelvicino, Emanuele Boscoscuro, e con antagonista un noto ladro seriale già ricercato. “Special guest” , infine, il personale del consorzio di polizia scledense, che ha recitato in verità un ruolo di primo piano nella curiosa vicenda di cronaca.
Con menzione speciale inoltre per le telecamere di sorveglianza puntate sulla sede staccata che ospita l’ufficio tecnico comunale, dove lavora appunto l’amministratore 43enne del paese vicino, e dal cui portico interno la sua agile bicicletta si era volatilizzata.
Un film già visto per la dinamica messa in pratica dal furfante di turno: lucchetto tranciato con un arnese da cantiere, salita in sella per svignarsela, pedalata rapida verso la stazione ferroviaria ad appena 250 metri di distanza. Con l’intento di prendere un treno diretto a Vicenza – in partenza alle 11.40 – e poi rivendere il modello del valore di almeno 500 euro al miglior offerente. Una bici utilizzata dal sindaco sportivo che quotidianamente compie il tragitto Torrebelvicino-Schio e viceversa sui pedali. Peccato che, per Andrea Tognon – questo il nome dell’arrestato – la fuga sia durate meno di mezz’ora: una volta inquadrato in primo piano dal filmato di videosorveglianza, infatti, è stato immediatamente raggiunto e bloccato da una pattuglia proprio sui binari.
Alle 11.13 il furto, goà prima di mezzogiorno e mezzo la restituzione del veicolo a pedali al legittimo proprietario, poi tornato a Torrebelvicino a vestire la fascia di sindaco. Com’è andata? “Durante una pausa caffè – ci racconta – una collega mi ha avvertito che la mia bici era sparita dal portico, la sede del comando è a pochi metri da dove lavoro, in pratica l’ingresso accanto. Lì mi sono recato subito per la denuncia: guardando le telecamere la bici era stata rubata appena 20 minuti prima, ed è bastato diramare l’immagine del responsabile attraverso un nuovo sistema di fotosegnalazione in dotazione per trovarlo.” Per ironia della sorte, nel pomeriggio della stessa giornata era prevista l’assemblea dei sindaci che si affidano al consorzio di polizia locale Altovicentino, dove Boscoscuro ha ringraziato pubblicamente gli agenti e il comandante Giovanni Scarpellini per il loro operato. Manco a farlo apposta, il relatore ha testato con mano il servizio quasi in tempo reale.
Il ladro di biciclette per una volta è finito davvero dietro le sbarre, nonostante il reato considerato di modesta entità. Non tanto – o non solo – per l’evento illecito recente ma perchè già in odore di ordine di arresto per i reati precedenti. Lo “scatto finale”, quindi, lo ha portato direttamente al traguardo della detenzione. “La tempestività è stata fondamentale – assicura il primo cittadino turritano – poi anche un pizzico di fortuna visto che la telecamera che ha immortalato il ladro era stata rimessa in funzione il giorno stesso dopo la riparazione di un guasto. Ho avuto la controprova dell’efficienza dell’operato della nostra polizia locale, oltre ai numeri positivi relativi al bilancio consuntivo approvati proprio lunedì. Mi sono complimentato doppiamente e pubblicamente”.
Unico danno relativo a fine vicenda, il cambio forzato del lucchetto. Sul neo detenuto, invece, pendeva un ordine di carcerazione di un anno e due mesi per furto aggravato, ma è sospettato fortemente di altri episodi analoghi avvenuti anche a Schio di recente. Tra questi anche quello di una bici da donna che il 32enne del capoluogo avrebbe abbandonato in via Pasini sostituendola con quella da corsa sottratta per il breve lasso di tempo al tecnico comunale e sindaco. Un ladruncolo incallito, insomma, abbastanza “jellato“: rubare la bici a un sindaco, per di più con l’incarico di presidente dell’assemblea di comuni che fanno riferimento al consorzio di polizia e, infine, pure con la telecamera appena aggiustata che l’ha ripreso in primo piano, si potrebbe dire che “non ha prezzo”.