Incontri ‒ Un’amicizia rara
Ginevra è al primo anno di università, studia storia, la sua passione. Al liceo una studentessa diligente, bene organizzata, voti ottimi e comportamento sempre ineccepibile. Finora ha rispettato tutti gli esami delle sessioni universitarie ed eccetto un 28, soltanto una serie di 30 e lode. Vorrebbe in futuro diventare un’insegnante.
I vicini di casa e gli amici più cari conoscono bene la sua situazione, dietro le quinte. Qualche anno fa, a causa di un incidente stradale, ha perso il padre; la madre, sopravvissuta miracolosamente, non ha più recuperato l’uso delle gambe e di un braccio, da allora è in carrozzina. Ginevra, anche lei nell’auto, da quel giorno zoppica.
Le sue giornate sono dedicate allo studio e a prendersi cura di sua mamma. Dice spesso che ha avuto già due vite, una prima e una dopo. Il dopo le ha cambiato l’esistenza, d’improvviso, da adolescente felice, si è trovata con responsabilità enormi, oltre alle sofferenze. Inoltre, la sua vita economica non è affatto facile e fa diversi lavoretti per contribuire alle spese della famiglia, incastrandoli fra lo studio e l’assistenza alla mamma.
Qualche tempo fa un amico, Matteo, che conosce bene la sua situazione, ha avuto un’idea e si è messo in testa che Ginevra necessitasse di aiuto. Incontro dopo incontro, ha parlato con amici, parenti e conoscenti. Ha spiegato che una sua cara amica si trova in difficoltà e che era tentata di mollare gli studi perché non ce la faceva quasi più economicamente, anche per i motivi di salute della madre. Senza farle sospettare nulla, ha chiesto alcune informazioni sul costo dei libri, sugli esami, sulle tasse e ha cercato online. Ha calcolato una stima di quanto sarebbe servito per pagare libri e tasse nei restanti anni, includendo la laurea specialistica. Ha coinvolto circa 400 persone chiedendo loro un’offerta libera e il passaparola è stato incredibile.
Nel frattempo, arriva il compleanno di Ginevra e le dicono di tenersi libera per festeggiare, lei ancora ignara di tutto. A casa di un’amica, dopo avere soffiato sulle candeline della torta, fra chiacchiere e risate degli amici, Matteo chiede un po’ di attenzione. Silenzio.
«Ginevra, noi abbiamo fatto un unico regalo per te».
«Cioè?», curiosa lei.
«Ecco questa busta, aprila e leggi».
A quel punto tutti non vedono l’ora di osservare la sua reazione. Lei legge: «Laurea Triennale e Specialistica, tutto ok!». Ginevra alza gli occhi, non capisce e il suo viso appare disorientato. Matteo spiega cosa è successo nelle ultime settimane e lei rimane basita, scoppia in lacrime. Il giorno dopo racconta alla madre quanto accaduto la sera precedente e piangono assieme.
La vicenda mi è stata raccontata dalla zia di Ginevra, la quale è rimasta particolarmente colpita dalla generosità di tante persone. In un’epoca in cui la paura sembra divorare la sensibilità di tanti, possiamo essere felici di un’idea di un ragazzo ventunenne che voleva riportare il sorriso a un’amica in difficoltà. Immaginate per un attimo la sera in cui Ginevra è tornata a casa dopo la festa di compleanno. Provate a pensare lei, a notte fonda, distesa sul letto. Occhi verso il soffitto e le immagini degli amici che in silenzio ascoltavano Matteo quando spiegava il regalo. La bellezza prende forma con intensità.