Prende il sole nudo sull’argine del Retrone. La foto-denuncia del consigliere Colombara
“Nudista” in città. Proprio così, non su una delle spiagge di Formentera ma sull’argine del Retrone in una zona molto frequentata del cuore del capoluogo berico. Immortalato dai “radar” e soprattutto dalla fotocamera da un cittadino del capoluogo berico di passaggio, o forse di un residente. E’ accaduto ieri a Vicenza in zona viale Eretenio, su una sponda del fiume affluente del Bacchiglione, in una calda domenica di fine giugno che ha regalato abbondanti e abbronzanti raggi di sole.
A disposizione di tutti, appunto, e non si è fatto sfuggire l’occasione offerta dal meteo benevolo un anonimo uomo senza veli. Smanioso di procurarsi la prima tintarella di stagione, distendendosi sull’erba ben falciata della riva offrendo un nudo integrale alla vista di cittadini e magari visitatori della città di Vicenza.
A denunciare l’episodio e ad associarlo a problematiche di decoro urbano è stato ieri il consigliere comunale di minoranza Raffaele Colombara, insegnante di professione e politico di “missione” da sempre vicino all’area progressista dell’ex sindaco Variati, lista “Quartieri al Centro”. Immagine postata sul suo profilo pubblico Facebook, sufficientemente a distanza per poterla pubblicare senza entrare eccessivamente nell’intimità di chi il pudore lo aveva lasciato a casa così come i vestiti, prima dell’apertura dei botta e risposte piccanti più per la polemica sorta che per l’immagine “hard” di per sè.
Attrezzato con un un asciugamano disteso sull’erba a mo’ di telo mare e nulla più, lo “spiaggiato” del Retrone si è sdraiato ieri pomeriggio e rilassato a piacer suo a due passi da Campo Marzo, oltre che a un centinaio di metri appena dal centro storico della città. “In una soleggiata domenica d’estate c’è chi, completamente nudo, prende il sole noncurante degli sguardi sbalorditi dei pochi turisti presenti (evidentemente qualche motivo ci sarà) e degli esasperati residenti. Vicenza, zona Eretenio, area pubblica, Domenica 28 Giugno 2020. Il degrado che sta uccidendo la nostra città, dove ormai è possibile di tutto e non c’è limite al peggio. Vicenza merita di più.”
La foto è stata scattata dunque ieri e sarebbe autentica, su questo pochi dubbi vista la “controfirma” di un amministratore pubblico del Consiglio comunale come fonte autorevole. Ai più ha suscitato un sorriso e facile ironia, buttandola in ridere, ma come si legge nei post di commento c’è anche chi si è lanciato in discussioni accese sul tema del decoro e della sicurezza. Dal “Co xe caldo, xe caldo” e “Bellissima cartolina per Vicenza”, insomma, fino al tagliente “Un episodio del genere serve solo a aumentare il grado di ipocrisia di chi lo condanna. In consiglio comunale siedono elementi molto più pericolosi”, “non ha nemmeno firmato la clausola antifascista” come estremi opposti.
Non è noto come sia finita la curiosa vicenda che ha suscitato tanto scalpore. Se qualcuno abbia informato le forze dell’ordine oppure se il bagnante di città abbia tolto il disturbo di sua volontà. Intanto la faccenda era già divenuta “dominio” di gruppo whtasapp e dei sociale. Come da canovaccio assodato nell’era del mare magnum di internet: che ognuno dica – anzi, posti – la sua. Ma ci sarà sempre qualcosa di meglio da fare per la stragrande maggioranza delle persone, perfino prendere il sole integrale in barba alle regole, e rischiando pure una fastidiosa scottatura. E pure una multa.