Scuola, tre gli obiettivi per il rientro a settembre: banchi singoli, nuovi spazi e più docenti
Si delineano i contorni del piano per consentire il rientro a scuola in piena sicurezza. Dal 1 settembre infatti gli istituti riapriranno mentre dal 14 gli studenti torneranno in classe e per mantenere il distanziamento si introdurranno i “banchi singoli di nuova generazione”.
Ad illustrare il piano è il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che spiega come in questo modo si guadagneranno “metri garantendo innovazione della didattica”. “Credo che saranno la priorità per molti istituti . Sull’acquisto ci darà una mano il commissario per l’emergenza”.
“Ci sono tre cose da fare per garantire il distanziamento e le faremo”, ha quindi aggiunto il ministro: migliorare e recuperare spazio dentro agli istituti, individuare nuovi locali fuori da scuola, avere più docenti e personale Ata. Metteremo in pratica le soluzioni scuola per scuola insieme ai tavoli regionali che sono già partiti.
Ad oggi, secondo le stime del ministero, ben un milione e 200mila studenti rischia di non avere un banco in classe con le nuove norme anti-Covid: “Abbiamo costruito un sistema digitale per avere i numeri su spazio e organizzazione in tempo reale. Non c’era niente di simile prima. Questa è la situazione di partenza. Quella di arrivo, l’ho già detto, sarà un’aula per tutti. Pulizia e igiene sono la priorità. Anche su questo ci sono le risorse necessarie. E servirà una campagna di informazione per studenti e famiglie. Anche solo lavare le mani non è un gesto scontato se si parla di minori”.
Confermati gli ingressi differenziati. “Gli ingressi scaglionati servono ad evitare il sovraffollamento non solo davanti alle scuole, ma anche sui mezzi di trasporto – ha sottolineato -. Ci organizzeremo cercando di evitare il più possibile i disagi e lavorando per fasce d’età”.
Quanto all’eventuale obbligo della mascherina per chi ha più di sei anni, “il ministero della Salute ha già detto che rivaluterà la misura nella seconda metà di agosto”.
Per la scuola verrà investito un miliardo in più, a conferma del fatto che “la scuola è priorità di tutto il governo” secondo Azzolina. Gli obiettivi principali sono: riattivare gli edifici dismessi, cambiare completamente orari e ambienti, ma soprattutto trovare nuovi docenti a tempo di record.
“Stiamo lavorando per aggiornare le graduatorie dei supplenti e per digitalizzarle, cosa che non era mai stata fatta prima”, ha aggiunto la Azzolina. Questo consentirà di avere i docenti di cui abbiamo bisogno e di poterli assegnare più rapidamente”, spiega Azzolina. Poi la ministra dell’Istruzione parla delle supplenze: “Se sono aumentate nel tempo è perché non sono più stati fatti concorsi. E non certo da questo governo che, invece, ha bandito 78 mila posti”.
Per settembre pronti 2,5 miliardi. “Quando sono arrivata al ministero ho chiesto di poter vedere i conti e i soldi non spesi. Mi è stato detto che ero il primo ministro a fare questa domanda. C’erano 800 milioni di euro del programma operativo nazionale del ministero dell’Istruzione non spesi e ora li stiamo spendendo. Quindi quel miliardo che si cercava in realtà c’era già ma nessuno lo aveva visto. Quindi per settembre abbiamo 2,5 miliardi, perché 1,5 lo avevamo messo nel decreto rilancio e ora abbiamo un miliardo in più”. Così la ministra per l’Istruzione Azzolina a Radio 24.