Giovane mamma e bimbo di 3 mesi positivi al Covid. Neonato ricoverato per precauzione
Il passaggio al pronto soccorso pediatrico del San Bortolo è stato fondamentale per prevenire il pericolo di contagio altrui e disporre le cautele previste e le prime cure per un neonato di 3 mesi, ora ricoverato – ma in buone condizioni generali di salute – nel polo ospedaliero di Vicenza. Il tampone ha rivelato la sua positività al coronavirus, e lo stesso esito è sortito anche per la giovane madre di 23 anni, che non lamenta alcun sintomo di malattia, mentre il piccolo presenta i segni influenzali.
Del caso di madre e figlio di origine nigeriana e residenti nel capoluogo berico ne aveva parlato ieri in conferenza stampa anche Luca Zaia, citandolo come dimostrazione concreta della circolazione del Covid-10 ancora attiva. I due casi nello stesso ambito domestico hanno determinato l’accensione di un nuovo focolaio, dunque, a Vicenza.
Le procedure di sicurezza si sono attivate domenica sera nell’Ulss 8 Berica, dopo che i genitori si sono rivolti al servizio pediatrico visto il malessere generale accusato dal bimbo nato da meno di 100 giorni dello stesso ospedale. Una prima visita accurata ha accertato dei lievi sintomi tipici dell’influenza, che non di rado colpisce anche i più piccoli. In periodo di emergenza sanitaria, però, la massima attenzione richiesta al personale medico impone di verificare più a fondo. E’ così che il piccolo malato viene sottoposto alla prova del tampone, per la assicurare la sicurezza propria e di chi lo accudisce quotidianamente.
La positività al virus viene conferma i sospetti, e anche la mamma 23enne affronta la breve trafila diagnostica e, come era lecito, aspettarsi, risulta anch’essa infetta pur se del tutto asintomatica. Probabile che sia stata proprio lei il “veicolo” di trasmissione al bimbo ma, come si è imparato ad accettare in questi mesi di convivenza con il morbo Covid-19, poco cambia o poco importa al netto dell’analisi dei contatti recenti più frequentati. Tutti già contattati dal servizio di Igiene dell’Ulss Berica e posti sotto sorveglianza, i familiari hanno iniziato il periodo di isolamento.
La priorità ora è seguire passo passo il decorso influenzale del neonato, monitorarne le funzioni respiratorie e proteggere ovviamente chi lo accudisce negli appositi spazi ermetici allestiti nel reparto pediatria. Filtra la conferma che il “baby contagiato” gode di buon salute e migliora di ora in ora, solo qualche linea di febbre da smaltire. Si tratta del più giovane paziente in assoluto curato per il Covid-19 negli ospedali del Vicentino.