Il “toro scatenato” cade nel dirupo: imbragato e issato grazie ad un argano
Per una volta il toro non è stato preso per le corna ma imbragato. E salvato. Rasenta quasi il miracoloso il fatto che si sia procurato solo qualche graffio il grosso esemplare bovino caduto ieri mattina in un dirupo tra i boschi di San Pietro Mussolino. A sottrarlo da un epilogo altrimenti già segnato sono state due squadre di vigili del fuoco, salite tra le asperità della zona segnalata da un’azienda agricola locale per un intervento del tutto fuori dell’ordinario.
Le operazioni di recupero del toro disperso dopo il ruzzolone a valle non sono state facili, sia per il peso importante dell’animale d’allevamento sia per l’area impervia intorno, in cui i pompieri giunti dal distaccamento di Arzignano hanno operato ieri per alcune ore.
A dare notizia dell’avvenuto salvataggio il comando provinciale, con dovizia di immagini a supporto e a ricordo dell’impresa quasi inedita toccata alle due squadre di vigili del fuoco chiamate a San Pietro Mussolino, in zona Ghiri. Dopo la mucca di Arsiero che ha addirittura preso il volo grazie a un elicottero ai primi di giugno, stavolta è toccato al nerboruto principe della stalla cadere non solo in un dirupo, ma anche nell’imbarazzo di farsi imbragare, issare e infine rimettere gli zoccoli a terra sfuriando subito dopo in segno di giubilo.
Per riuscire a trasportare verso monte il toro è stato fondamentale l’utilizzo di un argano, assicurato a un escavatore, con la collaborazione dei titolari di un’azienda agricola delle vicinanze, proprio i proprietari del manzo ormai adulto. La pendenza della porzione di monte, infatti, impediva al “cornuto” di risalire in autonomia il tratto scosceso e anche a chicchessia di trascinarlo a forza verso l’alto. L’ultima e unica soluzione, quindi, per evitare un letterale “macello”, rimaneva la chiamata ai vigili del fuoco, ufficiali di soccorso preposti anche al salvataggio di animali in difficoltà oltre che degli essere umani.
Una volta issato e riportato a terra, solo per pochi secondi l’esemplare si è esibito in pochi secondi in due pose da filma: da “toro seduto” a “toro scatenato”. Dopo la probabile paura per il viaggio verticale con l’ascensore improvvisato, insomma, ha recuperato in un batter d’occhio la sua indole particolarmente esuberante, forse il suo singolare modo di dimostrare gratitudine ai suoi stessi salvatori. Ad esultare per la missione compiuta, come si percepisce nel video, anche un cagnolino felice.