Attivato il Mose, la laguna Di Venezia separata dalla città. Conte: Non facciamo passerella
Giornata storica a Venezia, dove la laguna è stata chiusa completamente al mare per poter effettuare il primo test completo delle 78 dighe mobili del sistema Mose, per salvare la città dalle acque. E’ stato il premier Giuseppe Conte a premere il pulsante per dare il via all’innalzamento delle dighe.
“Non siamo qui per fare passerella”. Così il Presidente del Consiglio, che poi ha aggiunto: “Questo Mose va completato e dobbiamo fare in modo che il prossimo autunno-inverno ci sia uno strumento di salvaguardia”.
“L’opera”, ha ricordato Conte, “ha attirato su di sé tante critiche e dibattiti, e’ stata avversata e auspicata, rallentata nella sua esecuzione. Si sono addensati cari episodi di corruzione e malaffare che ne hanno compromesso il funzionamento. Sono episodi deprecabili, non dimentichiamo nulla ma ora concentrarci sull’obiettivo”.
Conte ha parlato delle proteste per l’opera. “Ci sono movimenti di protesta, la mia sicurezza era preoccupata. Io ho detto ‘andiamo’: è giusto ci sia una visione dialettica. Dico a chi protesta, ai cittadini e agli intellettuali che hanno perplessità: concentriamoci sull’opera, auguriamoci tutti che funzioni”.
In occasione del test, infatti, una decina le imbarcazioni si sono radunate, nello specchio d’acqua davanti a Piazza San Marco per un’azione di protesta contro il Mose. Guardati a vista da imbarcazioni della polizia, i barchini hanno sventolato bandiere contro le grandi navi e contro quella che definiscono “un’opera inutile”.