Montagna in primavera. Il sole e la “trappola” della neve
Dopo l’episodio accaduto ieri in montagna a due giovani ragazzi, che si sono trovati in difficoltà nel percorrere la Strada delle 52 Gallerie a Valli del Pasubio per via della tanta neve, riteniamo utile fornire qualche linea guida agli appassionati di montagna che non vogliono rinunciare a camminare neanche con la neve.
Abbiamo parlato assieme ad un esperto del settore, Davide Deganello, accompagnatore di media montagna del collegio delle guide alpine venete, per riflettere sulle problematiche che si possono incontrare in questo periodo dell’anno sulle montagne ancora coperte di neve.
Una giornata come quella di ieri infatti, con tanto sole, cielo limpido e temperature primaverili, può trarre in inganno gli utenti della montagna, portando a sottovalutare i pericoli che comportano certe quote col caldo.
“Questo è vero, il sole ti può ‘fregare’, magari facendoti pensare che anche salire in cima al Monte Pasubio potrebbe essere una passeggiata – ha detto Deganello – ma così non è affatto, anzi probabilmente comporta più rischi che una ciaspolata attrezzata con diversi metri di neve. Sottovalutare la montagna è l’errore più grave che un uomo possa fare in questo ambiente, perché abbassare la guardia a 2000 metri di quota con neve è pericolosissimo. Basti pensare al pericolo valanghe che c’è in questa stagione: la neve si scioglie e si stacca dai versanti montuosi, scaricandosi sopra i sentieri e, purtroppo, spesso travolgendo eventuali alpinisti in salita”.
Nel particolare, l’incidente occorso ai due ragazzi si è verificato sulla famosa Strada delle 52 Gallerie. Un itinerario impegnativo anche d’estate, che diventa proibitivo quando i tunnel sono occlusi dalla neve. “Anche se quest’anno ha nevicato poco, ricordiamo che solitamente senza ramponi e piccozza non è possibile percorrere la Strada delle 52 Gallerie del Pasubio almeno fino ad inizio maggio – ha proseguito Deganello – la neve scivola dai pendii sovrastanti il sentiero, va ad ostruire l’ingresso delle gallerie o crea pericolosi scivoli di neve che scendono verso vaii e gole profonde. Anche se le giornate sembrano calde in pianura in queste notti la neve gela in quota formando pericolose lastre di ghiaccio che all’ombra rimangono tali per tutto il giorno”.
Un pericolo dunque che non val la pena di affrontare e sottovalutare. “Tra marzo e maggio infatti anche un banale sentiero può diventare una vera e propria traversata alpinistica se c’è neve – ha concluso Deganello – il consiglio è quello di prestare grande attenzione soprattutto sui sentieri più conosciuti, magari già percorsi. Lì infatti inconsciamente si va a pensare che sia la stessa cosa che camminarvi d’estate, ma non è affatto così. La disavventura dei due ragazzi di ieri deve far riflettere”.
Per dare un’idea concreta di cosa significhi avventurarsi a certe quote con la neve, mostriamo un video in cui Deganello ed alcuni compagni “aprono” la Strada delle Gallerie qualche anno fa. Eloquente testimonianza di come la montagna in certi periodi dell’anno vada lasciata ai soli esperti.