Coronavirus, in Italia altri 169 casi e 13 morti
Secondo i dati pubblicati sul sito della Protezione civile, nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 169 nuovi casi di coronavirus, in calo rispetto ai 234 di domenica. Di questi 94 sono in Lombardia. Le persone che hanno contratto la malattia dall’inizio dell’epidemia salgono così 243.230. Le vittime sono state 13 portando i morti totali a quota 34.967. I guariti sono stati 178. Gli attualmente positivi sono 13.157, in calo di 22 rispetto a domenica. Continuano a diminuire le terapie intensive: in Italia sono 65 le persone ricoverate, in calo di 3 unità. La metà (30) si trova in Lombardia, che ne segna uno in meno del 12 luglio. I ricoverati con sintomi sono 768 (-8), quelli in isolamento domiciliare sono 12.324 (-11).
Nelle altre regioni, scendono a 18 i nuovi positivi in Emilia Romagna, che domenica aveva avuto una percentuale simile a quella della regione più colpita. Se ne registrano invece 24 nel Lazio.
Sono 9 le regioni che non registrano nuovi contagi nelle ultime 24 ore: Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Calabria, Valle d’Aosta, Molise, Basilicata e provincia autonoma di Trento (sette nuovi casi invece nella provincia autonoma di Bolzano).
E mentre nel mondo sono oltre 13 milioni i casi di contagio da coronavirus, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sostiene: “non ci sarà un ritorno alla normalità nell’immediato futuro. Ma c’è una roadmap che consente di controllare il virus e di andare avanti con le nostre vite. Troppi Paesi vanno verso la direzione sbagliata. Il virus rimane nemico pubblico numero uno ma l’azione di molti governi non lo riflette”.
130 milioni di persone a rischio fame a causa del Covid – La fame colpisce un numero crescente di persone: secondo uno studio delle Nazioni Unite, negli ultimi cinque anni decine di milioni di individui sono diventati sotto-alimentati cronici. Nel 2019 quasi 690 milioni di persone hanno sofferto di denutrizione, vale a dire 10 milioni in più rispetto al 2018. La situazione potrà peggiorare a causa del Covid-19. La pandemia, infatti, potrà gettare altri 130 milioni di persone nella morsa della fame cronica.