Altro lutto nel convento dei Cappuccini: postumi del Covid-19 fatali per fra Michael
Non sono bastati tre mesi e mezzo di preghiere incessanti da parte dei confratelli del convento dei frati minori cappuccini di Thiene: un membro della congregazione, fra Michael il suo nome dopo il suo ingresso nell’ordine, è spirato in conseguenza dei postumi patiti a seguito dell’infezione da Covid-19. Per il santuario della Madonna dell’Olmo, nel quartiere della città che proprio dai “Cappuccini” ha ereditato la denominazione, si tratta del secondo lutto legato all’epidemia di coronavirus.
Ai primi di aprile, infatti, il frate Ivo Facci fu una delle prime vittime del virus asiatico a Thiene, un triste evento che scosse non solo i fedeli della zona Ovest ma tutti gli abitanti della città altovicentina. Entrambi i religiosi vivevano nel luogo di pellegrinaggio che ospita la comunità dei frati mendicanti e la parrocchia locale, ed avevano contratto la malattia probabilmente nel corso del Capitolo ordinario che riunì a Camposampiero i frati minori di tutto il Veneto, dal 2 al 7 marzo 2020, pochi giorni prima del lockdown.
L’analoga notizia della morte di Fra Michael, da cento giorni ormai in lotta per sopravvivere sul filo di una speranza via via più tenue, è stata mestamente resa nota ieri. Aveva 62 anni, parte dei quali trascorsi in Italia dopo essere cresciuto in Eritrea. A metà marzo, alla comparsa dei sintomi di malattia, era stato ricoverato in seguito al contagio divenuto certo, lottando a lungo nel reparto di terapia intensiva con il supporto di medici e infermieri. Ne era uscito fortemente debilitato, tenendo però viva la speranza di un recupero, almeno fino al triste epilogo recente che aggiunge una croce alla lista di lutti patiti da Thiene, quinta vittima dall’inizio dell’emergenza. Troppi invasivi i danni lasciati dal virus, che ne aveva martoriato il fisico spegnendo la luce sempre più fioca dagli occhi di un servo di Dio che i compagni di vocazione ricorderanno in preghiera.
Di origine africana, il nome reale di fra Michael è Hailemikael Tekle Berhane. Era nato in Eritrea, per poi raggiungere l’Italia, prima la Puglia e poi Veneto portando a compimento la sua vocazione, rinunciando a tutto per seguire i principi e i valori della congregazione che impone il servizio al prossimo, attraverso la preghiera e il lavoro a favore dei poveri, dei malati e degli emarginati. Da circa cinque anni aveva eletto Thiene e il Santuario come nuova casa, varcando le soglie del convento tanto amato dai fedeli vicentini oltre che uno dei simboli storici e spirituali della città da ormai 500 anni. Svolgeva il compito di frate confessore, ma era solo un ruolo che affiancava alle altre mansioni della vita quotidiana di comunità, dove viene ricordato con affetto in queste ore per la sua generosità.
Le esequie avranno luogo lunedì 20 luglio alle ore 10.30 presso il Santuario di Madonna dell’Olmo. Domani sera alle 18, invece, la recita del Santo Rosario. Il feretro giungerà dall’ospedale di Santorso, dove il 62enne ha trascorso sofferente i tre mesi di malattia. Le spoglie di fra Hailemikael, dopo la solenne cerimonia, riposeranno nel vicino cimitero di Thiene, con il benestare della famiglia d’origine. Dal cielo, insieme a fra Ivo con il quale si era occupato dei confratelli malati compiendo con estrema generosità il suo ufficio, veglierà su quanti rimangono a compiere il loro percorso terreno.