Acque del Chiampo in attivo per oltre 2 milioni e mezzo di euro. Sconti in bolletta
Il rendiconto annuale è un rubinetto che sgorga cifre da Arzignano, per quanto riguarda il bilancio di Acque del Chiampo Spa, l’ente di gestione del servizio idrico integrato per buona parte del bacino Ovest Vicentino. L’approvazione è stata raggiunta nei giorni scorsi dall’assemblea dei soci, composta dagli enti locali del territorio, ma non senza un paio di note dissonanti dal coro, con l’astensione al voto del comune di Montecchio Maggiore e quello contrario di Lonigo riguardo la destinazione dei ricavi. Ammonta a 49 milioni di euro, invece, il fatturato per il 2019.
Per i cittadini afferenti alla rete idrica si sono attuati sconti in bolletta per complessivi 250 mila euro nell’anno in esame, mentre l’utile dichiarato ammonta a 2 milioni 623 mila euro. A beneficiare delle riduzioni tariffarie sono state le utenze domestiche più in difficoltà secondo quanto comunicato dal sindaco di Arzignano. Sull’importo del capitolo ricavi ben 2 milioni e 273 mila euro vengono accantonati nella riserva straordinaria (libera) e a quella legale vincolata. Ai dieci comuni vicentini soci “girati” in cassa complessivamente 350 mila euro, in proporzione alle quote azionarie.
Uno sguardo ai numeri di bilancio consuntivo mostra un aumento deciso degli investimenti in infrastrutture considerando le opere in corso, pari a poco meno di 12 milioni di euro, con la fetta più ingente riservata al nuovo maxi serbatoio di Arzignano da realizzare in località Canove, per circa 7 milioni e mezzo e con una capacità da poco meno di 8 milioni di litri d’acqua disponibili anche in assenza di energia elettrica in caso di black out. La media pro capite di investimento in miglioramento delle infrastrutture idriche ammonta a 65 euro, oltre il 50% in più rispetto alla media nazionale.
Si tratta dell’ultimo bilancio con direttore generale di Acque del Chiampo Spa l’ingegnere Alberto Piccoli, che dal 1 settembre siederà in cabina di regia a Viacqua, il servizio idrico integrato più esteso della provincia che si dipana dalla città capoluogo berico al territorio Altovicentino. Alla presidenza, invece, rimane Renzo Marcigaglia, dopo lo scossone dei mesi scorsi che ha portato alle dimissioni del consiglio di amministrazione. “Affari” di politica che esulano, almeno in sede di rendicontazione di bilancio, dall’ultima assemblea dopo la polemica scaturita nei giorni immediatamente precedenti – eravamo a fine febbraio 20202 – allo scoppio dell’epidemia in Italia e in Veneto.
“È importante che la società interamente pubblica – questo il commento del sindaco di Arzignano Alessia Bevilacqua a capo del Comune socio maggioritario – investa in continui miglioramenti alle infrastrutture idriche e depurative, ma è importante essere attenti agli aspetti sociali: nel 2019 le utenze più deboli sono state sostenute con agevolazioni pari a 250 mila euro e sono certa che anche nel 2020 non mancherà l’attenzione anche alle nuove situazioni di fragilità generate dall’emergenza sanitaria”.
“Acque del Chiampo gioca un ruolo fondamentale – aggiunge il presidente Renzo Marcigaglia – per l’intera sostenibilità ambientale del comparto produttivo conciario. L’obiettivo è quello di garantire la continuità della produzione riducendo progressivamente gli impatti ambientali. Gli investimenti all’impianto di depurazione di Arzignano sono necessari per garantire migliori rese depurative richieste dal progressivo e parziale mutamento della qualità delle acque reflue prodotte nel ciclo produttivo nonché dalle sempre più stringenti normative ambientali”.