I guaiti disperati attirano i vicini: il cane Max era intrappolato. Ci pensano i pompieri a liberarlo
Intervento lampo per il salvataggio di un animale stamattina ad Arzignano, dove un pastore australiano di nome Max si era infilato in un grosso guaio, rischiando di ferirsi seriamente. Il cucciolotto si trovava con la testa stretta tra due fila di recinzione, incastrato tra i pali di sostegno senza possibilità di liberarsi autonomamente.
I suoi guaiti disperati sono stati uditi stamattina poco dopo le 8 da una donna, residente in via Fogazzaro, che lo ha subito riconosciuto come il cane domestico di una famiglia vicina di casa. Abitazione risultata deserta, visto che i coniugi si trovavano già al lavoro.
A quel punto non è rimasto che comporre il numero del soccorso pubblico, con il personale del 118 in ricezione a girare la richiesta di aiuto ai pompieri del distaccamento dell’Ovest Vicentino, che in un paio di minuti si sono recati sul posto. Una volta sul posto la squadra incaricata del salvataggio è riuscita a sbloccare “l’angolo” dove Max aveva incautamente infilato la testa, utilizzando un divaricatore idraulico. Evitando così che l’amico a quattro zampe si ferisse nel tentativo di svincolarsi dalla stretta.
Probabilmente il pastore aveva deciso di effettuare l’inseguimento di un qualche animaletto di piccole dimensioni di prima mattina, da buon cane da guardia. Non aveva ben calcolato, però, la larghezza del pertugio tra le recinzioni che dividono i due terreni, rischiando davvero di farsi male e riservare anche un dispiacere ai suoi padroni. Nel frattempo rientrati a casa nei minuti scorsi per accudirlo, dopo che i pompieri lo avevano rilasciato e consegnato alle cure temporanee della premurosa vicina di casa.