Fitch declassa il rating della Popolare di Vicenza. Chiesto l’aiuto di stato insieme a Veneto Banca
La Banca Popolare di Vicenza ha chiesto al Ministero dell’Economia, alla Banca d’Italia e alla Bce di accedere alla “ricapitalizzazione precauzionale”, ossia agli aiuti di stato, come già accaduto per il Monte dei Paschi di Siena. Una richiesta avanzata anche da Veneto Banca. La notizia è giunta in serata, due ore dopo che la stessa banca aveva reso noto il declassamento dell’istituto di credito da parte dell’agenzia di rating Fitch.
Questo il contenuto del comunicato della banca:
Con riferimento al nuovo Piano industriale 2017-2021 attualmente in corso di finalizzazione – già sottoposto alle Autorità di Vigilanza – nel quale è previsto un progetto di fusione con il Gruppo Veneto Banca unitamente ad un intervento di rafforzamento patrimoniale da realizzarsi nel 2017, la Banca Popolare di Vicenza, nell’ambito delle modalità di reperimento dei capitali necessari ad implementare la citata ricapitalizzazione, ha comunicato al MEF, Banca d’Italia e BCE l’intenzione di accedere al sostegno finanziario straordinario e temporaneo da parte dello Stato italiano (“ricapitalizzazione precauzionale”), ai sensi del D.L 237/2016 come convertito, con modifiche, in legge n. 15 il 17 febbraio u.s.
Nel pomeriggio l’istituto aveva comunicato che l’agenzia Fitch Ratings aveva modificato il suo rating portando quello a lungo termine da B- a CCC e il breve termine da B a C. Per entrambi i rating l’outlook è stato rivisto da negativo a Rating Watch Evolving (RWE). Contestualmente il Viability Rating era stato modificato da b- a cc. I rating del debito subordinato e quello dell’obbligazione con garanzia statale erano stati confermati rispettivamente a CC e BBB+.
La banca questa sera ha annunciato anche che per l’offerta di transazione proposta agli azionisti ad oggi si sono registrate 65.505 manifestazioni di interesse (pari al 68,8% delle azioni oggetto del perimetro), a fronte delle quali sono stati già sottoscritti 52.865 accordi transattivi (pari al 49,6% delle azioni in perimetro). I termini per aderire alla transazione, che mira ad abbattere il rischio di contenziosi e che sarà realizzata solo se vi aderiranno almeno l’80% degli azionisti coinvolti, scadono il 22 marzo.
Giovedì 16 Popolare di Vicenza e Veneto Banca avevano comunicato per lettera alla Banca centrale europea di possedere individualmente i requisiti di solidità necessari per poter accedere alla ricapitalizzazione precauzionale. L’entità di quest’ultima, se approvata dalle autorità, dipenderà anche dall’esito dell’offerta di ristori agli azionisti.
Resta poi da definire cosa deciderà di fare il fondo Atlante, che detiene le due banche. Intanto anche questo weekend le filiali del gruppo BPVi, in considerazione dell’elevato flusso di azionisti che si stanno presentando agli sportelli per sottoscrivere l’accordo di transazione, saranno aperte in via straordinaria: sabato dalle 9 alle 14, lunedì 20, martedì 21 e mercoledì 22 marzo fino alle 18,45. Durante l’orario straordinario saranno svolte esclusivamente attività legate all’offerta di transazione.