Cinque vigili del fuoco veneti in soccorso di Beirut devastata dall’esplosione
E’ partito ieri pomeriggio per Beirut (Libano) un team di 14 Vigili del fuoco italiani che assicurerà supporto tecnico sul fronte del rischio chimico-batteriologico con specialisti del nucleo Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico) e per la valutazione dello stato delle strutture danneggiate dalla forte esplosione che ha colpito due giorni fa un’area della città, causando – secondo le stime provvisorie – centinaia tra vittime e feriti.
Gli specialisti, che saranno guidati dalla team leader Stefania Fiore della direzione centrale emergenza del dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, provengono dalla direzione centrale emergenza (una persona unità) e dalle direzioni regionali di Lazio (due), Piemonte (due), Lombardia (tre), Toscana (uno) e Veneto (cinque). La partenza del dispositivo di soccorso italiano è avvenuta ieri alle ore 18 da Pisa. Gli esperti dei vigili del fuoco sono confluiti su Pisa a bordo degli elicotteri da Roma, Milano e Torino e Treviso.
Il team veneto è composto da due funzionari tecnici (l’ingegner Giuseppe Quinto, esperto strutturista del comando di Treviso e l’ingegner Francesco Pilo esperto Nbcr) che opererà insieme al capo reparto Alessandro Zanetti e al capo squadra Domenico Bazzacco del comando di Venezia, mentre da Vicenza è volato nella capitale del Libano il capo reparto sommozzatore Simone Sega, esperto di missioni internazionali.
Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, allertato dal dipartimento della Protezione civile nazionale, risponde così alla richiesta di aiuto internazionale trasmessa dal Libano all’Emergency Response Coordination Centre (Ercc), il cuore del meccanismo europeo di protezione civile. Il team opererà con dotazioni speciali in grado di rilevare le sostanze pericolose a livello ambientale e di verificare la sicurezza delle strutture rimaste in piedi.