Triplo intervento in un’unica uscita del soccorso alpino, impegnato sul Pasubio
Escono per prestare sostegno e trasportare una ragazza in difficoltà ma, a fine intervento, saranno ben tre gli escursionisti aiutati a ridiscendere grazie al supporto dal personale del soccorso alpino di stanza a Schio, salito sul massiccio del Pasubio nel corso del pomeriggio odierno. Quasi una sorta di servizio taxi quello toccato oggi agli “angeli delle montagne” vicentine, impegnati quasi quotidianamente in agosto con parecchi vacanzieri all’assalto delle Piccole Dolomiti e altre vette locali.
Una ragazza padovana di 21 anni e due over 60 sono le tre vittime lievi di diversi problemi fisici accusati iti dalle 15 di oggi, tra infortuni in seguito a cadute accidentali, malori passeggeri e spossatezza per la calda giornata estiva e lo sforzo sostenuto sui saliscendi di in montagna.
La prima chiamata con richiesta di intervento è stata girata alla squadra del Cnsas pronta a partire dalla sede di Schio intorno alle 15.15, con missione verso la Strada delle 52 Gallerie del Pasubio. A trovarsi in difficoltà era una ragazza di Camposampiero (E.L. le iniziali), impossibilitata a proseguire a causa a un malessere generico. Accompagnata dal fidanzato, è stata prima raggiunta dal gestore del Rifugio Papa, che si è assicurato delle condizioni della donna facendo tesoro della lunga esperienza maturata tra i monti del Pasubio – fa parte infatti in prima persona del corpo del Cnsas -, e poi ha atteso l’arrivo del team di soccorso alpino. La 21enne è stata scortata con cautela nel sentiero fino alla jeep, per poi essere trasporta a bordo del fuoristrada fino a Bocchetta Campiglia, da dove ha fatto rientro con il compagno verso la propria casa.
Nel corso della discesa a piedi lungo la Strada degli Scarrubbi” però, i componenti della squadra di emergenza si sono imbattuti in altri escursionisti in palese difficoltà, prestando loro aiuto. E regalando soprattutto “uno strappo” necessario. Da un primo gruppo hanno raccolto un uomo di 66 anni, proveniente da Civezzano (Trento), infortunatosi seriamente a un gomito dopo una caduta lungo il sentiero in discesa. Un altro pensionato di un solo anno in più, padovano di Rubano, faticava a proseguire il percorso in quanto sfiancato dalla giornata trascorsa tra gli impegnativi percorsi montani. I due quasi coetanei, insomma, avrebbero alquanto “gradito” il passaggio imprevisto offerto loro dal team, per evitare guai di salute peggiori e, magari, una nuova chiamata stavolta davvero d’emergenza.