“Incendio autoprovocato”, il dubbio nel reparto psichiatrico dell’Ulss 7
L’incendio nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Santorso (Ulss 7) in cui è morto un paziente di 63 anni, Eugenio Carpanedo, è stato “probabilmente autoprovocato”: lo fa sapere l’azienda sanitaria stessa, con una nota ufficiale. Stando alle prime ricostruzioni le lingue di fuoco si sono sviluppate dal materasso. L’uomo, di Schio, era ospite da tre anni della Casa Gialla, struttura della cooperativa sociale Nuovi Orizzonti di Santorso. Era persona acculturata, che interagiva con il personale sanitario. Era anche fumatore: non si esclude che possa essere stata una sigaretta a far partire l’incendio. Nel frattempo il sindaco di Santorso, Franco Balzi, si è recato in ospedale a portare la sua vicinanza alla famiglia colpita dal lutto, agli operatori al lavoro e a tutte le persone coinvolte.
Le indagini proseguono, da parte di carabinieri e vigili del fuoco, per ricostruire i dettagli della vicenda. Di seguito la nota dell’Ulss:
“La Direzione Generale dell’Azienda Ulss7 Pedemontana informa che alle 4.30 di Venerdì 24 marzo 2017 si è sviluppato un violento incendio in una delle stanze del servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’Ospedale di Santorso. Tale incendio ha provocato la la morte del degente ivi presente, uomo di 63 anni ospitato, prima del ricovero, in una comunità.e la completa distruzione di quanto contenuto nella stanza.
L’incendio, particolarmente violento, è stato alla fine domato con l’aiuto del vigili del fuoco prontamente accorsi sul luogo dopo essere stati avvisati dalla centrale operativa del concessionario Summano Sanità, il cui personale, adibito al primo intervento, era prontamente accorso al momento dell’allarme attivato dai rilevatori di fumo della stanza.
Il fumo dell’incendio è salito anche ai piani superiori tanto da rendere necessaria l’evacuazione, per breve periodo, della sezione di week surgery al terzo piano. Dopo la forzata aerazione dei locali, ottenuta sia con potenziamento dei sistemi di aspirazione che con ventilazione naturale, i locali sono stati resi nuovamente abitabili permettendo in tal modo la ripresa regolare dell’attività, con esclusione della limitata zona in cui si è verificato l’incendio.
Le cause dell’incendio (probabilmente autoprovocato) sono in corso di accertamento da parte degli inquirenti”.