Omicidio di via Tagliamento: arrestato il figlio della vittima. In famiglia liti continue
E’ stato arrestato nella serata di ieri il diciottenne di origini indiane responsabile dell’uccisione del padre ad Arzignano.
Si vanno intanto definendo i contorni della vicenda. I carabinieri avevano ricevuto ieri poco dopo le 17 una chiamata al numero di emergenza 112: una donna segnalava una lite in famiglia, tra padre e figlio, in un appartamento in via Tagliamento al civico 83, un’abitazione affittata da dicembre da una famiglia indiana composta da padre, madre e due figli: un neodiciottenne e una ragazzina ancora minorenne. L’abitazione sorge in una zona tranquilla, residenziale, a pochi passi dalla chiesa di San Vito.
La centrale operativa di Valdagno ha quindi invito immediatamente un equipaggio del nucleo operativo e radiomobile, giunto sul posto in pochi minuti. I militari hanno trovato la donna in soggiorno col figlio neo diciottenne Raoul Singh: “Ha litigato in modo furioso con suo padre e si sono feriti con un coltello” ha raccontato in lacrime la donna ai militari.
Il padre si trovava in camera, disteso sul letto, con evidenti e profonde ferite d’arma da taglio all’addome. L’uomo – Arvinder Singh, operaio di 49 anni impiegato da tempo in una conceria della zona – era già morto. Sul posto sono giunte due ambulanze del Suem 118: i sanitari hanno certificavano il decesso dell’uomo e medicato le ferite lievi riportate dal ragazzo.
E’ stato lo stesso giovane a mostrare ai carabinieri il lungo coltello da cucina utilizzato nel litigio, raccontando la dinamica dell’alterco ed ammettendo subito di aver più volte colpito il padre con la lama al ventre: è stato quindi tratto in arresto in flagranza del reato di omicidio.
La famiglia, secondo quanto riporta oggi Il Giornale di Vicenza, viveva lì solo da dicembre ma non era la prima volta che scoppiavano litigi, pare provocate dall’atteggiamento violento dell’uomo e dal suo abuso di alcol. Anche la notte precedente l’omicidio vi sarebbe stata una lite, secondo quanto i vicini hanno raccontato al giornale locale: Arvinder Singh, ubriaco, avrebbe aggredito il figlio provocandogli alcune ferite. Un episodio già grave, che avrebbe spinto la moglie – una 39enne indiana, anche lei operaia in una conceria – ad allontanarsi da casa e a passare la notte in albergo con l’altra figlia quindicenne. La madre peraltro ha raccontato ai militari di aver assistito alla lite e all’accoltellamento che ha portato alla morte dell’uomo. Quello che par certo è che tutta la famiglia stessero passando un momento molto difficile.
Sul posto è giunta anche il magistrato di turno, la pm Serena Chimichi, che dopo il sopralluogo ha proceduto subito all’interrogatorio del giovane indiano. Terminate le formalità di rito, il ragazzo è stato quindi condotto in carcere a Vicenza, dove rimarrà in attesa dell’interrogatorio da parte del giudice per le indagini preliminari, che dovrebbe avvenire domani.