Usa, caso Jacob Blake: scontri nel Wisconsin, due morti e due feriti
A tre mesi dalla morte di George Floyd, soffocato dagli agenti di polizia a Minneapolis, il caso Jacob Blake, l’afroamericano ferito alla schiena a colpi di pistola da alcuni agenti, riaccende le proteste antirazziali negli Usa.
Il giovane, 29 anni, è rimasto paralizzato alle gambe dopo che i proiettili hanno raggiunto la spina dorsale e frantumato alcune vertebre.
Le vittime nei disordini a Kenosha, nello stato americano del Wisconsin, durante la terza notte di manifestazioni contro la polizia, sono due. Altrettante sono rimaste ferite, secondo il New York Times. Lo sceriffo David Beth ha detto al quotidiano che la sparatoria ha avuto luogo in una strada vicino a un distributore di benzina della cittadina del Midwest.
La polizia sta indagando per ricostruire l’esatta dinamica: sembra che gli spari siano nati dal conflitto tra i dimostranti e un gruppo di uomini armati che volevano proteggere le loro attività commerciali dai saccheggi e dalle devastazioni. Dai video postati on line si vedono numerose persone correre per le strade di Kenosha con in sottofondo il rumore dei colpi di pistola e alcuni giovani a terra.
Da New York a Seattle il movimento di Black Lives Matter è riacceso in strada in segno di protesta contro la brutalità della polizia verso gli afroamericani e le minoranze. Le manifestazioni sono degenerate in violenza e saccheggio. Il governatore del Wisconsin, il democratico Tony Evers, ha dichiarato lo stato di emergenza e schierato centinaia di agenti di polizia.
Ma per Donald Trump non basta. “Dovete agire in fretta. Va chiamata la Guarda nazionale.
Tutto questo deve finire”, ha twittato il presidente Usa. parlando alla Convention repubblicana, ha chiesto in linea col suo motto law and order – come fatto anche per gli scontri nel caso di Floyd – di “porre velocemente fine al problema”, mentre la consorte Melania, dal Rose Garden della Casa Bianca, ha chiesto la fine degli “atti vandalici in nome della giustizia” esortando a “unirsi in modo civile per poter lavorare e vivere secondo i nostri ideali americani”. Non una parola, però, sugli abusi di potere della polizia, specialmente sugli afroamericani, che sono il cuore del movimento di protesta Black Lives Matter.