Formula 1, a Spa in Belgio un’altra doppietta Mercedes: trionfa Hamilton. Ferrari, è notte fonda
Solita storia nel Mondiale di Formula 1: troppo Lewis Hamilton, troppa Mercedes. E’ così anche in questo campionato del mondo stravolto dall’emergenza coronavirus.
Ed è così anche Spa per la settima tappa iridata: vince ancora il campione del mondo in carica. Oltretutto, la Casa di Stoccarda cala un’altra splendida doppietta: secondo posto del finlandese Bottas.
Dunque, ancora una volta le ex “frecce d’argento”, oggi “frecce nere” in omaggio al movimento “Black Lives Matter”, hanno lasciato le briciole ai loro avversari. Il punticino del giro veloce è finito nel carniere di un ottimo Daniel Ricciardo con la Renault. Il pilota italo-australiano ha chiuso al quarto posto alle spalle del solito grande “olandese volante” Max Verstappen della Red Bull.
I piazzamenti da zona punti. Alexander Albon con l’altra Red Bull si è preso il sesto posto, preceduto però da Esteban Ocon, a conferma di un ottimo risveglio delle Renault. Settima piazza per Lando Norris con la McLaren, poi troviamo: Pierre Gasly con l’AlphaTauri, davanti alle due racing Point di Stroll e Perez.
Ferrari, è notte fonda. Sebastian Vettel e Charles Leclerc hanno chiuso rispettivamente al 13° e 14° posto; praticamente gli stessi posti centrati nelle qualifiche di sabato quando però Charles fece meglio di Seb. Cavallino Rampante mai in gara; un modo davvero deludente di avvicinarsi al Gran Premio d’Italia in programma a Monza domenica prossima.
Per le “Rosse”, la triste immagine simbolo della giornata è il sorpasso di Kimi Raikkonen ai danni di Vettel. Ovvero il finlandese, grande ex, che con l’Alfa Romeo motorizzata Ferrari, fa meglio delle due monoposto della Casa di Maranello. Sempre in casa Alfa Romeo, sospiro di sollievo per Antonio Giovinazzi, uscito di pista alla curva 13 sbattendo contro le barriere e coinvolgendo anche George Russell. Per fortuna nessuna conseguenza fisica per entrambi.
Questo incidente avvenuto all’undicesimo giro è anche stato il momento più emozionante dell’intera corsa. Perché ha causato l’ingresso della Safety Car che ha spinto tutti a cambiare le gomme, sicuramente in anticipo rispetto al previsto. E la gestione delle gomme dure fino al 44° giro è stato l’unico vero punto interrogativo per le due Mercedes e la stessa Red Bull, che sono andate in trenino fino al traguardo senza mai discussioni vere su come sarebbe potuta finire. Sfortunato il futuro ferrarista Carlos Sainz, costretto al ritiro prima del via per la rottura di uno scarico.