Batterio killer a Verona: sospensione per tre medici
L’Azienda ospedaliera universitaria di Verona ha sospeso tre medici in relazione alla vicenda citrobacter dell’ospedale Donna e Bambino di Borgo Trento: si tratta del direttore sanitario dell’azienda, del direttore medico della struttura e del direttore del reparto Pediatria.
“La Direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona comunica che a seguito delle risultanze della relazione della Commissione Ispettiva Regionale in relazione alla vicenda Citrobacter dell’Ospedale Donna e Bambino di Borgo Trento, a partire dal giorno sabato 5 settembre 2020, vengono sospesi in via cautelare secondo condizioni cautelari tre medici”.
Lo si legge in una nota dell’Azienda ospedaliera diffusa in tarda serata sulla vicenda del cosiddetto batterio killer.
Un rubinetto del lavandino, usato dal personale della Terapia intensiva neonatale per prendere l’acqua e darla ai piccoli, sarebbe la causa della morte di quattro bambini e di danni cerebrali permanenti per almeno altri nove.
E’ questa, intanto, la conclusione della relazione sulla vicenda da parte della Commissione ispettiva dalla Regione Veneto dopo i 96 casi riscontrati tra i piccoli nati a partire dal 2018.
A renderlo noto il governatore del Veneto, Luca Zaia, che aveva fatto avviare le indagini nominando un gruppo di esperti.