Uova e colombe pasquali per la ricerca: nelle piazze e nei negozi gli stand della Città della speranza
Mangiare un pezzo di cioccolato o di focaccia può aiutare la ricerca contro i tumori infantili. Ne è convinta la onlus Città della Speranza che ritorna in alcune piazze, centri commerciali e sagrati delle chiese in varie parti del Vicentino per raccogliere fondi da destinare a progetti di studio nell’ambito medico scientifico. Sono moltissimi i volontari che si stanno preparando per vendere a scopo benefico uova di Pasqua e il dolce tipico del periodo, ovvero la colomba.
Tanti gli appuntamenti in provincia: domani un banchetto verrà allestito nel negozio “Schiavotto” di Cassola, mentre domenica all’“Emisfero” di Bassano del Grappa. Inoltre, domani e domenica si troveranno stand da “Quello giusto” a Cornedo, da “Bissolo Casa” a Gambellara, nella parrocchia di Sant’Urbano Santissima Trinità a Montecchio Maggiore, nelle parrocchie di Friola e Pozzoleone, al santuario di Scaldaferro, nella parrocchia di Laghi, nella parrocchia di Mottinello a Rossano Veneto, nella parrocchia di Vallonara a Marostica. Giovedì 6 e venerdì 7 aprile, invece, i volontari della Città della Speranza saranno presenti nell’atrio dell’ospedale San Bassiano di Bassano, mentre da venerdì 7 a domenica 9 al centro commerciale “Carrefour” di Thiene. Sabato 8 saranno di nuovo da “Schiavotto” a Cassola, mentre l’8 e il 9 aprile nelle parrocchie di Dueville, Longa e Schiavon. Solo domenica 9 anche nella parrocchia di Gambellara.
Le uova di Pasqua, da 3 etti, sono disponibili sia al latte sia fondenti e sono prodotte da “Dolciaria Stocco”. Le colombe de “Il Vecchio Forno”, con canditi e del peso di 700 grammi, sono contenute in scatole di latta dalle molteplici fantasie. Entrambi i prodotti si possono anche ordinare tramite la segreteria della Città della Speranza.
I fondi raccolti saranno interamente devoluti alle attività di ricerca scientifica svolte nell’Istituto di Ricerca Pediatrica e a sostenere l’assistenza nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale di Padova.