Coronavirus: stabili i contagi. Al via in Veneto la sperimentazione del vaccino
Resta stabile l’andamento dell’epidemia di coronavirus in Italia. Il bollettino dell’8 settembre registra 1.370 i nuovi casi di coronavirus registrati dalle Regioni. Il totale dei malati da Covid-19 sale quindi a 280.153. Dieci le vittime nelle ultime 24 ore. Quasi raddoppiati i tamponi rispetto a lunedì: sono stati 92.403 i test effettuati (ieri erano stati 52.553). Le Regioni che hanno registrato più incrementi sono state Lombardia (+271), Campania (+249), Puglia (+143), Lazio (+129) e Veneto (+105). Stabile a 143 (+1) il dato delle terapie intensive.
Intanto è iniziata in Veneto, all’ospedale di Verona, la sperimentazione del vaccino italiano anti-Covid con l’inoculazione sui primi sei volontari . “Se tra sei mesi non avranno evidenziato controindicazioni ed avranno prodotto anticorpi contro il Coronavirus – ha commentato il direttore dell Centro Stefano Milleri – potremmo dire di essere sulla buona strada per il vaccino”. Inoltre in merito alla quarantena e alla discussione di alcuni Paesi di abbassarla a 7 giorni, il viceministro della Salute Paolo Sileri ha dichiarato: “Se verranno confermate le evidenze scientifiche in tal senso, allora si procederà a ridurre la durata del periodo di quarantena che attualmente è di 14 giorni”.
A preoccupare per il momento è la riapertura della scuole, già al via in alcune Regioni. “Siamo consapevoli del fatto che il rischio zero non esista, anche a scuola. Proprio per questo sarà fondamentale il senso di responsabilità di ciascuno e il rispetto delle Linee guida e dei Protocolli emanati insieme alle competenti autorità sanitarie. Sono stati mesi, quelli appena trascorsi, di intenso lavoro. In campo non c’è stato solo il Governo. Il Parlamento ha svolto un ruolo determinante”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina nell’informativa in corso in Senato. “Durante l’anno saranno fatti test a campione anche agli studenti, il rischio zero non esiste, proviamo a ridurlo il più possibile per avere la massima sicurezza. I test sierologici al personale scolastico ci sono, tanto personale li sta facendo”, ha aggiunto la Azzolina.
Nel frattempo a Crema, la febbre di un bambino ha fatto scattare il protocollo anti-Covid alla scuola dell’infanzia comunale Iside Franceschini, con tutta la classe del piccolo lasciata a casa, a pochi giorni dalla prima campanella. A segnalare la temperatura sono stati, correttamente, i genitori prima dell’uscita da casa verso . Per il bambino niente di grave, ma in attesa dell’esito del tampone sul minore tutta la sezione dovrà rimanere a casa a scopo precauzionale. Se il tampone sarà negativo torneranno tutti subito in classe, se sarà positivo saranno necessari tempi ben più lunghi.
Un altro caso di bambino contagiato si è verificato a Pergine Valsugana, in Trentino Alto Adige. Il piccolo aveva frequentato senza alcun sintomo l’asilo nido del paese: altri cinque bambini, che sono inseriti nella stessa sezione, sono stati posti in quarantena e saranno sottoposti al tampone. Lo ha annunciato il sindaco, Roberto Oss Emer. Per le altre sezioni dell’asilo, ha spiegato il sindaco, “non sono evidenziati problemi sanitari”.