Rapinatori armati fanno irruzione al Burger King: tutti sdraiati a terra e fuga col bottino
Assalto armato al Burger King di Altavilla Vicentina nella notte tra sabato e domenica, con due rapinatori armati a fare irruzione per poi svignarsela con l’intero incasso del sabato sera, dell’ammontare di alcune migliaia di euro. La coppia di malviventi avrebbe fatto irruzione dalla porta di servizio del punto vendita della “multinazionale del panino” che si erge in via San Damiano, minacciando i dipendenti con pistole apparentemente reali secondo le testimonianze raccolte dalla polizia di Stato incaricata delle indagini.
Il blitz è avvenuto poco prima della chiusura, intorno all’una di domenica, non appena le porte del locale erano state serrate e rimaneva in funzione il solo drive in. Non si registrano feriti anche se lo spavento, per il personale al lavoro e la manciata di avventori ancora intenti a gustarsi i prodotti del fast food, non si dimenticherà facilmente.
Sembra ormai assodato che l’assalto improvviso sia stato portato da due soli rapinatori, entrambi di sesso maschile. Entrati con le armi da fuoco in pugno avrebbero subito intimato a chiunque si trovava all’interno del Burker King di sdraiarsi a terra e non fiatare. Per poi avvicinarsi al bancone e pretendere dal personale di svuotare immediatamente le casse, arraffando così il ricavo della serata che, come si può immagine trattandosi del week end, rappresenta un bottino importante anche se ancora in via di quantificazione.
Sul posto lungo la trafficata strada regionale 11 nel territorio di Altavilla è intervenuta la squadra mobile della Questura di Vicenza, che ha raccolto le testimonianze dei presenti e i filmati di videosorveglianza dopo l’allarme giunto alla centrale operativa. Il blitz è durato il tempo di un paio di minuti: all’arrivo delle volanti, infatti, i due malviventi si erano appena dileguati scappando all’esterno, dopo aver atterrito con minacce esplicite sia gli addetti alla cucina che i camerieri e cassieri di servizio nel fine settimana. Non si esclude con un terzo complice li attendesse a distanza e a motore acceso per favorirne la fuga. Nonostante polizia di Stato e carabinieri abbiano “cinturato” l’area una volta scattato l’allarme, dei due non si è trovata traccia, fuggiti probabilmente in direzioni dei binari del treno nei pressi della piccola stazione locale.
Di certo, si è trattato di un colpo pianificato e con un probabile sopralluogo precedente all’irruzione, fattore su cui si concentra una pista d’indagine, supportata anche dall’intervento di una squadra della scientifica all’indomani del colpo. L’identificazione dei due si presenta in prima battuta particolarmente ardua dopo l’acquisizione dei filmati registrati, visti i volti in parte travisati dalla mascherina di protezione e da bandane. Anche se elementi più favorevoli potrebbero invece scaturire dalle telecamere esterne e dei dintorni.