Vaccino, accordo per 300 milioni di dosi tra Ue-Sanofi e Gsk
La Commissione Europea ha firmato un contratto con le multinazionali farmaceutiche Sanofi e Gsk per la fornitura di un potenziale vaccino contro la Covid-19. Il contratto, il secondo di questo tipo dopo quello siglato con AstraZeneca il 27 agosto, permetterà agli Stati membri di acquistare fino a 300 milioni di dosi del vaccino che Sanofi e Gsk stanno sviluppando insieme.
Gli Stati membri dell’Ue potranno anche donare dosi riservate ai Paesi a reddito medio-basso: Sanofi e Gsk si metteranno al lavoro infatti per rendere disponibile una quota significativa della loro fornitura di vaccini mediante una collaborazione con lo strumento per l’accesso globale ai vaccini contro la Covid-19.
Il contratto con Sanofi e Gsk è finanziato dallo strumento per il sostegno di emergenza, che dispone di fondi destinati alla costituzione di un portafoglio di potenziali vaccini con profili diversi e prodotti da società diverse. Sanofi e Gsk stanno sviluppando un vaccino ricombinante contro la Covid-19, utilizzando tecnologie innovative di entrambe le società.
Potrebbe anche esserci la probabilità di ottenere un vaccino efficace fabbricato su vasta scala. Le società hanno avviato uno studio di fase 1/2 a settembre, cui farà seguito uno studio di fase 3 entro la fine del 2020. In caso di successo le società puntano a disporre del vaccino entro la seconda metà del 2021. Insieme agli Stati membri e all’Agenzia Europea per i Medicinali, la Commissione farà uso degli strumenti di flessibilità esistenti per accelerare l’autorizzazione e la disponibilità di vaccini efficaci contro la Covid-19. Il processo di regolamentazione sarà flessibile ma resterà solido. Qualsiasi vaccino immesso sul mercato Ue dovrà soddisfare i necessari requisiti di sicurezza ed essere sottoposto alla valutazione scientifica dell’Agenzia europea per i medicinali nell’ambito della procedura di autorizzazione all’immissione in commercio dell’Ue.