Identificata la scippatrice morta durante la fuga. E’ stata schiacciata dalla sua auto
Dopo oltre 24 ore di indagini serrate i carabinieri ne sarebbero finalmente venuti a capo, dopo aver vagliato documenti anagrafici fasulli e numerosi alias in possesso alla coppia di malviventi che ha provocato un incidente mortale in via Monte Asolone. La giovane donna rimasta sull’asfalto senza vita, schiacciata dalla stessa auto da cui è stata sbalzata all’esterno, si chiamava Angelica Marina Costantin, nativa della Romania del 1991.
Insieme a lui, al posto di guida, viaggiava Adrian Dumitru Dumitru (non è una ripetizione), di 4 anni più grande, connazionale della donna e nato quindi nel 1987. Entrambi come residenza nota avevano annotato un indirizzo in provincia di Verona, nel comune di Cerea ma anche su questo aspetto sono necessari accertamenti.
Le certezze, invece, risiedono nel fatto che la 29enne è spirata sotto il peso della Ford Focus da cui è stata sbalzata verso l’esterno, poi ribaltata su un fianco fino ad ucciderla in pochi secondi, prima dell’arrivo di un’ambulanza del Suem. E che il compagno alla guida, uscito praticamente illeso dallo scontro con una Renault condotta da una bassanese, è stato arrestato e si trova ora in carcere. Alla notifica di reato con l’accusa di omicidio stradale e guida pericolosa si aggiunge quella relativa agli antefatti che hanno contribuito a provare lo schianto: la rapina di un prezioso orologio Rolex da 20 mila euro e oltre di valore, perpetrato ai danni di un assicuratore vicentino poco prima.
Circostanza che un giudice preposto del Tribunale di Vicenza dovrà avvallare con una sentenza, ma che le indagini puntuali e tempestive dei carabinieri di Bassano hanno di fatto già indirizzato oltre ogni ragionevole dubbio. Anche in virtù del ritrovamento della refurtiva nell’abitacolo dell’auto incidentata. Prendono corpo molto più che dei semplici sospetti nei confronti della coppia di rumeni riguardo ad altri episodi recenti nella zona del Bassanese ma anche in altre aree del Vicentino, i cosiddetti furti con destrezza. Il riferimento è in particolare alla “tecnica dell’abbraccio” con cui, spesso, giovani donne avvicinano ignari e ingenui sconosciuti per sottrarre abilmente loro collane d’oro, braccialetti o, come nel caso più eclatante recente, orologi di lusso.
Pochi i dubbi anche sulle cause della morte della 29enne, che sarebbe avvenuta per schiacciamento, provocando lesioni interne fatali e il sopraggiungere del decesso nell’arco di pochi secondi dopo la carambola tra le due automobili. Un’eventuale autopsia disposta dal Tribunale costituirebbe un mero atto dovuto.