Si sperimenta il tampone preventivo a scuola. All’Irigem testati 400 studenti volontari
Grazie a un contributo di 2.500 euro e non di meno alla disponibilità dell’istituto di formazione professionale “Irigem” di Bassano del Grappa, ieri è andata in scena la prima sperimentazione di tamponi preventivi in Veneto, obiettivo ora dichiarato per la prevenzione del Covid-19 nelle scuole. A sottoporsi volontariamente al test antigenico, con risposta rapida, sono stati 400 studenti, quasi tutti i presenti ieri mattina sui banchi della scuola di via Scalabrini.
Tutti sono risultati negativi, quindi senza necessità di approfondire con l’effettuazione del tampone molecolare. Come da disposizioni normative, per i minori era necessaria l’autorizzazione scritta firmata dai genitori, e così si è potuto mettere in pratica l’iniziativa. Che in Regione Veneto in tanti si augurano faccia da apripista, disponibilità di strumentazione diagnostica permettendo.
Nessun caso positivo riscontrato, dunque, tra i circa 400 ragazzi bassanesi e dell’hinterland intorno che frequentano i diversi indirizzi di studio (multimediale grafico, informatico e telecomunicazioni, acconciatura ed estetica). E questa è la notizia più importante, al pari che la sperimentazione – finanziata da CentroVeneto Bassano Banca – si è dimostrata fattibile, senza grossi intoppi e in un’unica mattinata. Cinque gli operatori sanitari impiegati per i prelievi e controllo degli esiti, “armati” dei test rapidi orofaringei: tutto è filato liscio.
“Una buona notizia – ha dichiarato Elena Donazzan, assessore all’Istruzione uscente in Regione Veneto – ed uno sprono a continuare nel rispetto delle prescrizioni anti-Covid: la negatività infatti non è per sempre, e dipende dalla responsabilità dei singoli individui. Certo è che dagli esiti del monitoraggio odierno emerge un utile modello, che permetterà di valutare l’impatto del covid sugli studenti e sul mondo della scuola. Complimenti ad Irigem per questa iniziativa che non trova precedenti in Italia!”.