Patto contro teppismo e degrado. Istituito un “quadrilatero” in centro: più poteri agli agenti
Dal 7 ottobre a Thiene è entrata in vigore l’ordinanza “contingibile e urgente” che ha lo scopo di riportare ordine in una delle zone più critiche della città. Negli ultimi tempi eletta da una “compagnia” di giovanissimi non solo come sede di ritrovo all’aperto, ma soprattutto spazio dove dedicarsi a piccoli gesti di criminalità: consumo di droghe, schiamazzi e danneggiamenti, ma anche alcuni episodi accertati di aggressioni, furti e rapine. Spesso a danno di coetanei.
L’area “off limits” è quella – purtroppo già nota proprio in virtù dei fatti di cronaca – a ridosso del Teatro Comunale. Per questo l’amministrazione comunale con il supporto della polizia locale ha disegnato un quadrilatero all’interno del quale da mercoledì sono entrati in vigore una serie di divieti.
La zona identificata è quella che va da Piazza Nova Thiene a via Gorizia, vicolo Del Teatro, piazzale Divisione Acqui, viale Bassani, Piazzetta Belvigo, via Pecori Giraldi e comprende anche “le superfici pubbliche, ad uso pubblico o comunque aperte al pubblico anche se private, collegate con l’area del Teatro Comunale, sia sul piano stradale che sotterraneo”. In tutta quest’area sono ora “vietati, se non già disciplinati nel Regolamento di polizia urbana, gli schiamazzi, i disturbi della quiete pubblica e l’utilizzo di dispositivi di diffusione acustica; lo stazionamento con consumazione di alimenti e bevande; la presenza immotivata nei parcheggi sotterranei; gli assembramenti che creino disturbo alla pedonalità ed intralcino il passaggio o l’accesso ad attività pubbliche e/o private”. “Questi divieti – spiega l’assessore alla sicurezza Alberto Samperi – saranno validi per due mesi, in attesa che venga modificato, nel prossimo consiglio comunale, il regolamento di polizia urbana, proprio per prevenire ulteriormente fenomeni di violenza e degrado urbano“. La nuova ordinanza ha un obiettivo ben preciso: conferisce agli agenti della polizia locale strumenti in più per intervenire sanzionando comportamenti non adeguati. Da verificare poi se rischierà di spostare semplicemente il problema in altre zone del centro.
“In questi ultimi mesi – spiega il sindaco Giovanni Casarotto – dopo la fine del lockdown, la cronaca continua a registrare una recrudescenza di fatti criminosi, consumati non solo nella città capoluogo, ma anche in provincia e nell’Altovicentino, in una escalation che ha destato l’attenzione e ha allertato tutte le istituzioni e gli enti interessati, ai vari livelli di competenza, dal Prefetto al Questore, dai sindaci alle forze dell’ordine. Nonostante la sicurezza pubblica è una prerogativa statale, la collaborazione con le forze dell’ordine, da parte della polizia locale è un dato di fatto importante in materia di sicurezza”. Al consorzio Nord Est Vicentino, con sede proprio a Thiene, viene riconosciuta la gran mole di lavoro portata sul campo con “impegno ed eccellenza” come sottolineato dal primo cittadino, nelle attività di controllo. Anche grazie a investimenti mirati in risorse e nuove tecnologie a supporto degli agenti, che offrono un servizio di pattugliamento ordinario attivo fino alle 24 e fino alle 3 nei venerdì e sabato sera. Un tempo “prolungato” extra divenuto ormai consuetudine per tenere sotto controllo le dinamiche dei weekend, coordinato dal comandante Giovanni Scarpellini. “Se a questo aggiungiamo la collaborazione – aggiunge Casarotto – con entità come Kronos, Associazione Nazionale Carabinieri, Nucleo Volontariato e Protezione Civile 182° Schio, si comprende che l’ambito consentito dalla Legge è ben coperto, con livello alto di prestazione e di performance”.
A livello di forze dell’ordine, si rinnova l’appello condiviso con altre amministrazione per l‘istituzione di un Commissariato di Polizia anche nell’Altovicentino, così come nel Bassanese, che tra l’altro consta di un bacini di popolazione sensibilmente ridotto rispetto all’area di Schio, Thiene e paesi limitrofi. In cifre 173.563 (Altovicentino) contro 165.969, considerando i 29 comuni della zona. Con un rapporto carabiniere/poliziotto per abitanti che dovrebbe portare a contare su un organico di 611 membri delle forze dell’ordine operativi sul territorio, dato ben lontano dalla realtà attuale. Da parte del Ministero dell’Interno, dopo la richiesta inoltrata ai primi di ottobre del 2018, finora assoluto silenzio.
Infine, a fronte delle critiche di “pigrizia” sul tema della sicurezza mosse dalla minoranze in Consiglio, il sindaco snocciola le azioni intraprese per contrastare i fenomeni di criminalità riscontrati nei mesi scorsi. “L’amministrazione ha fatto richiesta che la denuncia per reati gravi di persone non residenti a Thiene fosse accompagnata da proposta di applicazione di Misure di Prevenzione (Foglio di via); che la denuncia per fatti gravi di minorenni stranieri fosse sempre comunicata ai competenti Uffici Anagrafe dei Comuni di residenza, al fine di non concedere la cittadinanza italiana automaticamente al compimento del 18° anno di età; che il controllo del territorio avvenisse con presidi fissi, anche interforze, nelle aree di Thiene ritenute sensibili. Dall’incontro è conseguita, e di questo ringrazio Prefetto e Questore, l’implementazione dei servizi mirati con il contributo assicurato dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri, anche con rinforzi esterni, che hanno dato buoni risultati. Inoltre, sta continuando la procedura per istituire, anche a Thiene, i controlli di vicinato, un progetto che tuttavia presenta ancora criticità in quanto la sua realizzazione abbisogna di un adeguato strumento informatico e per l’esigenza di valutare un’adeguata formazione dei gruppi che struttureranno il progetto stesso, a garanzia che non degeneri in una sorta di “cultura del sospetto” o sia strumentalizzato per fini personali”.