Agrigento, rivolta in un centro d’accoglienza per i migranti. Feriti tre agenti
Rivolta in un centro accoglienza ad Agrigento, dove 65 migranti hanno protestato lanciando contro le forze dell’ordine estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti.
Nei locali del Villaggio Mosè i profughi hanno dato fuoco ai materassi tentando di lanciarli contro gli agenti e facendo divampare un incendio. Alcuni sono riusciti ad allontanarsi dal centro, dove erano in quarantena. Tre poliziotti sono rimasti feriti.
Stando alle prime indiscrezioni sembra che alcuni migranti avessero finito il periodo di quarantena anti-Covid e, per l’intera giornata ieri, hanno chiesto di essere trasferiti in altre strutture. I migranti hanno tentato la fuga, hanno lanciato reti di materasso e pezzi di finestre mandati in frantumi contro i poliziotti, così come dei materassi incendiati.
Valter Mazzetti, segretario generale della Federazione sindacale della polizia di Stato spiega: “Questa notte si è verificata l’ennesima rivolta di migranti, hanno appiccato un incendio, aggredito i poliziotti con un lancio di oggetti di ogni genere ferendone tre, prima di allontanarsi nonostante fossero in quarantena. Queste vicende si verificano con una frequenza allarmante – ha raccontato ancora Mazzetti -, ma invece sono ormai vissute come fossero normali, e questo è inaccettabile. La situazione attuale dovrebbe costringere a rivedere completamente i sistemi di sorveglianza in queste strutture che sono bombe ad orologeria sul piano anzitutto sanitario considerata l’emergenza coronavirus, ma anche sociale e dell’ordine e sicurezza pubblica”.