Si è spento Mauro Zanguio, decano dei commercialisti. Fu ai vertici di Aim, oggi l’addio
Trentino di nascita, Mauro Zanguio ha costruito a Vicenza la sua carriera e la sua famiglia, i cui frutti lo hanno reso un cittadino illustre e un uomo fiero del suo percorso di vita. Terminata lunedì mattina, alla bella età di 94 anni, attorniato dall’affetto dei 6 figli, della moglie Giuliana e dei ben 16 nipoti che proprio stamattina accompagneranno il feretro nella cerimonia solenne di commiato, per forza di cose con un ristrettissimo numero di persone presenti.
Decano dei commercialisti del capoluogo berico e fondatore dello studio associato che porta il suo cognome, a due passi dal centro storico, per un anno era stato scelto per guidare Aim Holding in un periodo critico della società pubblica.
Iscritto all’albo dei professionisti del mestiere per oltre 60 anni e abile manager quando chiamato a ruoli delicati in società a compartecipazione pubblica, viveva a Monteviale. Proprio nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta alle 10.30 odierne i familiari gli riserveranno l’ultimo tributo, accompagnandolo nel trapasso dalla terra al cielo. Oltre che in Aim, Zanguio ricoprì incarichi di rilievo in Centrale del Latte, all’ospedale San Bortolo di Vicenza, e nell’amministrazione comunale del comune eletto a sua casa. Oltre a seguire i conti di alcune delle aziende più importanti del Vicentino e del Veneto. Riuscì nell’impresa di conquistare la fiducia di due sindaci ai vertici di correnti politiche contrapposte, Enrico Hüllweck e Achille Variati.
Importante anche l’apporto in campo sociale e culturale, a sostegno della Lilt, la Lega italiana per la lotta i tumori, e delle associazione a tutela delle ragazze madri e degli istituti per l’infanzia vicentini, di cui fu anche presidente, come ha ricordato il Giornale di Vicenza in un articolo che ne ripercorre le tappe di oltre sessant’anni di impegno, lavoro e testimonianza di un’epoca nel capoluogo berico.