La buona sanità esiste, e la fanno le persone. La storia di Francesca
In un momento di cui salgono le proteste e le preoccupazioni sulla sanità dell’Alto Vicentino, la differenza sembrano farla ancora una volta le persone. Lo testimonia una nostra lettrice, che ha voluto condividere con noi la sua esperienza – positiva – con il servizio di continuità assistenziale di Schio. Eccola.
Gentile redazione, volevo attraverso di voi rivolgere un ringraziamento particolare a una dottoressa di continuità assistenziale per l’umanità che mi ha dimostrato l’altra sera. In tempi come questi, infatti, dove la sanità sta andando a rotoli, è anche doveroso ringraziare e premiare chi svolge il proprio lavoro con amore e dedizione.
Sono entrata nell’ambulatoria della guardia medica di Schio alle 20.30 con crisi di emicrania e ipertensione dovute a situazione di forte stress. Mi accompagnava mio marito e al mio arrivo in continuità assistenziale ho trovato il cambio dei medici. Appena sono entrata ho trovato subito una dottoressa dai modi semplici e che ha cercato di mettermi a mio agio. Premetto che lavorando anch’io io una casa di riposo ho subito capito che questo lavoro lo faceva con passione e amore… Non ero per lei una delle tante persone che quella sera visitava. Esposti i miei problemi e un po’ dei motivi del mio stress, con il cuore in mano mi ha raccontato di come anche lei avesse passato momenti come quelli che io sto vivendo e mi ha incoraggiata a non demordere e andare avanti, dandomi forza e spronandomi. Ho finito la visita e la stessa dottoressa – con il cuore di una mamma – prima di darmi la lettera con cui potevo andare a casa mi ha chiesto di prometterle che se i sintomi non fossero passati, e tanto meno non fosse passato il mio star male emotivo, sarei tornata da lei: smontava alle sei di mattina e anche solo per bere un tè insieme mi avrebbe aspettata… E’ seguito un abbraccio così dolce che mi ha dato la sensazione bellissima di una persona buona… Di essere un medico che va oltre il lavoro e che non fa questo solo per lo stipendio che invece lo fa con amore…
La mattina dopo stavo un po’ meglio e ho voluto quindi cogliere l’occasione di scrivere queste righe a questa Donna con la D maiuscola: Carissima dottoressa T. Angela, dal profondo del cuore, se mai leggerà queste parole, vorrei solo dirle Grazie! Grazie di mostrare al mondo che la buona sanità esiste ancora e che esiste ancora qualche persona che va oltre il camice che porta! Non smetta mai di essere com’è! E sia fiera di lei stessa! Con una immensa stima…. Francesca