Coronavirus, in Italia 26.831 nuovi casi e 217 decessi. Vertice tra Boccia, Arcuri e regioni
Ancora un record per i contagi da covid-19 nelle ultime 24 ore in Italia: i positivi sono 26.831 (ieri erano stati 24.991). Le vittime sono 217 (ieri erano state 205). Nuovo record di tamponi, 201.452 (circa 2.500 più di ieri). In aumento progressivo i decessi, 217 contro i 205 di ieri, i 221 di martedì 221 e i 141 di lunedì, per un totale di 38.122 vittime dall’inizio.
Il contagio non arretra. I posti letto occupati nei reparti Covid sono 983 in più di ieri e altri 115 posti letto occupati in terapia intensiva. La Lombardia fa segnare per il secondo giorno consecutivo oltre 7mila casi accertati, quasi la metà in provincia di Milano. Nella regione più colpita dal coronavirus, si contano 7.339 positività (29,1% dei casi testati), crescono le persone in terapia intensiva (+53) e quelle ricoverate (+283). I morti sono 57. Difficile anche la situazione in Campania, dove i contagi inseriti nel dato regionale odierno sono 3.103 (29,66% dei casi testati).
Nel pomeriggio intanto vertice, in videoconferenza, tra Regioni, ministro delle Autonomie Francesco Boccia e commissario all’emergenza Domenico Arcuri per fare il punto sugli strumenti disponibili per fronteggiare la seconda ondata di coronavirus.
Il ministro Boccia ha chiesto di mettere fine alle polemiche e di lavorare “tutti”, con il “massimo impegno” per chi è in ospedale e per chi è malato, ribadendo che l’esecutivo è “sempre al fianco delle Regioni per ogni necessità e continua senza sosta” a supportarle per il “rafforzamento delle reti sanitarie territoriali“.
Al momento, ha aggiunto il commissario Arcuri, “la percentuale dei pazienti in terapia intensiva rispetto ai posti letto attivati è pari al 22%, che scende al 18% attivando tutte le postazioni attivabili“. In base ai materiali “già inviati nei mesi precedenti dalla struttura commissariale“, infatti, “sono attivabili ancora 1.445 posti di terapia intensiva e le Regioni si stanno già attrezzando” per farlo, ha chiarito il manager. Non solo: altri 1.849 ventilatori “sono pronti per la distribuzione”.