Forte Interrotto e Monte Bi (Katz)
Nella conca più ampia dell’Altopiano dei Sette Comuni sorge la cittadina di Asiago, attorniata da un dedalo di declivi pascolivi e boschi, la cui vista suscita una piacevole quiete ogni qual volta si supera Treschè Conca e Canove; ma ben prima di poter scorgere il paese, sui monti a nord appare la possente costruzione del Forte Interrotto, nel mezzo della pecceta.
Per un’escursione di mezza stagione la salita al forte è l’ideale e si può partire direttamente dal centro di Asiago.
Da qui si seguono le indicazioni per il Laghetto Lumera: ben presto si lascia l’asfalto per proseguire su una stradina sterrata delimitata da grandi lastre di pietra. Poco più avanti si costeggia il laghetto circolare, nel quale si specchiano un gruppo di case e alcuni abeti.
Ai lati della carrareccia si trovano già i primi pascoli ai quali si alternano le contrade separate dal resto del paese.
Lungo la strada si incontrano i primi cartelli che danno indicazioni per il Forte Interrotto; si lascia alla propria destra una chiesetta dedicata a San Domenico e si risale verso contrada Büscar. Da qui un sentiero tra i pascoli risale le pendici del Monte Rasta, sulla cui sommità si trovano i resti delle batterie di artiglieria risalenti alla Grande Guerra. Già da questo punto si ammira un ampio panorama sulla conca asiaghese, mentre alle proprie spalle compare il Forte Interrotto.
Per raggiungerlo si può seguire la strada sterrata a tornanti o il sentiero che permette di risparmiare un po’ di tempo.
La struttura sorge su un dosso libero dal bosco, poco sotto la cima dell’omonimo monte. Ciò che si può osservare ora è il risultato del restauro realizzato il decennio scorso. Contrariamente a quanto si possa pensare l’Interrotto non fu edificato durante la Grande Guerra e inizialmente non era destinato come fortezza, bensì come caserma con compiti di controllo, posta vicino il confine austro-ungarico. Solo successivamente, con l’avanzata dell’esercito nemico il forte venne presidiato da essi e dotato di alcuni pezzi di artiglieria, ma non ebbe un ruolo rilevante durante il conflitto.
La struttura del forte è rettangolare, presenta un fossato lungo il suo perimetro esterno e due torri su due angoli opposti. Lungo la facciata sud si trovano delle arcate, mentre il centro dell’edificio presenta una grande sala centrale scoperta a cui si può accedere. Sotto di essa si trovava una cisterna per l’acqua, mentre ai lati erano presenti una stalla, le cucine e i ricoveri dei soldati.
Il luogo è parte dell’Ecomuseo della Grande Guerra e contribuisce a preservare la memoria del grande conflitto che si è combattuto sull’Altopiano. Anche dal forte si può contemplare un ampio panorama il quale aggiunge valore alla visita.
La seconda parte dell’itinerario prosegue nel bosco del Tunkalbalt, lungo una strada forestale a mezza costa. In questo periodo si hanno le viste più spettacolari, con i colori dei faggi che risaltano sul verde cupo delle chiome degli abeti. Continuando nel bosco si devia per la strada comunale del Mor, la quale scende di quota e diventa sentiero, correndo sulla dorsale del Monte Bi, noto anche come Monte Katz. Il bosco lascia nuovamente spazio ai pascoli e l’occhio ora può dilungarsi verso Gallio e le Melette.
Sul dosso erboso del Monte Bi si trova una croce, posta in un punto privilegiato di osservazione sul paese di Asiago e il suo aeroporto. Tra le rose canine scende diritto il sentiero che si segue fino a sfiorare l’aeroporto, con il quale si torna in fretta in centro ad Asiago.
Nel complesso il percorso è di circa 12 km ma il dislivello è molto contenuto, per cui ci si impiega al massimo mezza giornata per completarlo.