Ulss 7, 2 mila tamponi in 24 ore. A supporto due team sanitari inviati dall’Esercito
Per far fronte alle incessanti richieste di tamponi e dove possibile evitare le interminabili attese all’esterno l’Ulss 7 Pedemontana, dopo aver ampliato l’orario di accesso ai punti di raccolta giusto una settimana fa, ora chiede e ottiene il supporto di due squadre sanitarie inviate dall’Esercito Italiano.
Saranno impiegate allo scopo di smaltire le code in due dei cinque stand di prelievo, i più affollati, dove a volte gli utenti in fila hanno dovuto attendere pazientemente anche per alcune ore nei giorni scorsi. Il riferimento è agli ospedali Alto Vicentino di Santorso e San Bassiano di Bassano del Grappa.
I membri dei team speciali delle forze militari nazionali affiancheranno il personale sanitario incaricato dei due punti-tampone, agevolando le operazioni di screening. Una scelta resa necessaria dall’alto afflusso di potenziali casi infetti, per prevenire rischi di assembramenti fuori luogo ed evitare prolungate attese e resse in fase di accesso e di attesa dell’esito del test diagnostico. La media giornaliera recente dei tamponi processati si aggira intorno alle 2mila unità da metà settimana in corso.
Le due èquipe saranno composte ciascuna da cinque elementi, tra cui un medico e due infermieri. Con loro due militari a disposizione per attività di logistica e sorveglianza qualora se ne ravvisi la necessità. Raggiungeranno la pedemontana vicentina nel corso del fine settimana e saranno operative a partire da lunedì 2 novembre, dopo l’ok della Regione Veneto che ha la competenza in materia sanitaria e ha formulato la richiesta. L’altra Ulss vicentina, invece, ha inaugurato oggi il servizio di prenotazione on line per far fronte all’emergenza.
La misura straordinaria è giustificata dalla richiesta galoppante nel corso di questa seconda ondata di pandemia, in attesa dello “sblocco” dei medici di base che dovrebbe avvenire entro la prima settimana di novembre. A breve, infatti, sarà possibile effettuare i prelievi diretti negli spazi messi a disposizione dalle comunità locali o negli ambulatori attrezzati con la presenza degli ex “medici condotti”, come garantito in queste dal presidente del Veneto Luca Zaia. Effettueranno esclusivamente i test denominati “tamponi rapidi”, vale a dire antigenici, e gratuiti per l’utente. La scrematura porterà, nelle intenzioni preliminari, ad alleggerire il carico dei punti di raccolta allestiti dall’azienda sanitaria.